24H ADAC ZURICH RENNEN

24 ORE NELL’INFERNO VERDE

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di Piero Ventura

La gara di durata, che si corre ogni anno sul circuito tedesco, ha visto trionfare la Casa dei quattro anelli grazie all’Audi R8 LMS Ultra condotta da Winkelhock, Haase, Mamerow e Rast. Adenau – Non è stata certo una gara dalle condizioni meteo drammatiche come quelle dell’anno scorso, ma la 42ª edizione della 24 Ore del Nurburgring si è rivelata comunque impegnativa e ha presto ricordato a tutti che il cosiddetto Inferno Verde va affrontato sempre con il dovuto rispetto. Così dopo 32 cambi di leader a spuntarla, dopo 24 ore di guida impegnativa su uno dei circuiti più difficili del mondo, è stato l’equipaggio del Phoenix Racing. Christopher Haase, Christian Mamerow, René Rast e Markus Winkelhock hanno messo alla “frusta” la loro Audi R8 LMS Ultra, riuscendo a fare la differenza rispetto agli avversari nelle ore della mattina di domenica e registrando grazie a questo forcing il nuovo record di 159 giri percorsi. In seconda posizione, dopo una splendida battaglia con la R8 del Phoenix Racing, hanno chiuso Bleekemolen-Simonsen-Menzel-Arnold che si sono difesi egregiamente al volante della Mercedes SLS Amg del Team Black Falcon. Un’altra SLS, quella del Rowe Racing guidata da Zehe, Hoenadel, Bastian e Engel si è aggiudicata la quarta piazza davanti alla Porsche 911 GT3 R 997 di Henzler, Dumbreck, Ragginger e Imperatori, mentra completa la top five l’Aston Martin Vantage GT3 n.7 ufficiale di Mucke-Turner-Lamy. Lo spettacolo offerto dal circuito tedesco in occasione della 24 ore è di quelli che rimangono impressi nella memoria, sia ai piloti che al foltissimo pubblico a cominciare già dalle prove per proseguire con lo spettacolare start, la notte e la fatica e i colpi di scena delle ultime ore di gara.

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I vincitori
Ben 167 le vetture al via, con la pole position fatta segnare dalla McLaren MP4-12C n°66 del Dörr Motorsport condotta dall’austriaco di Locau, Kevin Estre, uscita vincente dalla superpole dei top-30. Estre condivide la prima fila con n. 25 (Marc VDS BMW), nella seconda fila ci sono n. 4 (Phoenix Audi) e 14 (Black Falcon Mercedes): quattro marchi differenti ai primi quattro posti.

Sei gli italiani in gara, la Porsche 997 n° 65 di Dario Paletto e Roberto Faccio; La Clio n° 152 di
Vetture il griglia
Ugo Vincenzi; La Toyota GT 86 n° 202 di Bruno Barbaro: l’altra Toyota GT86 n° 207 di Francesco Fanari e La Ford Fiesta ST n° 132 della Lanza Motorsport portata in gara dal comasco Mauro Simoncini con i ticinesi Simone e Roberto Barin.
Nelle fasi iniziali è la McLaren n° 66 detentrice della Pole Position a prendere il comando delle operazioni
La maratona scatta puntuale alle 16,00 del sabato e dopo un quarto di gara, quando le ombre della sera hanno già avvolto i 25 chilometri del Nordschleife, al commando della 24 ore del Nurburgring, c’é l’Audi R8 LMS ultra di Haase, Mamerow, Rast, Winkelhock, incalzati dalla BMW Z4 di Leinders, Palttala, Catsburg, Adorf, una ventina di secondi c’è la Mercedes Benz SLS AMG di Bin Turki, Haupt, Christodoulou. La MC Laren n° 66 al comando nelle prime battute di gara è scesa al 16° posto. Gli italiani: troviamo al 3° posto in SP2T Simoncini con i ticinesi Marco e Simone Barin; Paletto-Faccio sono al 5°° posto assoluto e 11° di classe SP7. Barbaro è 121° assoluto e 7° in V3, mentre Fanari è 132° assoluto e 11° in V3.
La Notte del Nurburgring
La notte con il suo fascino misterioso è stata descritta da letterati, pittori, musicisti, e perfino scultori. Ma nessuno è mai riuscito a descrivere quella del Nurburgring, tanto è fantastica e inimitabile, affascinante e traditrice.. La gara prosegue intensa e dura; non mancano gli errori, i contatti le rotture. Fra le “vittime illustri” c’è l’Audi R8 n.3, ferma per un errore di Basseng (in equipaggio con Fassler-Stippler-Vanthoor) mentre la McLaren MP4 n.66 della pole (Estre-Kox-Mullen-Bert) viene ostacolata all’inizio della notte da una perdita d’acqua. Ma i protagonisti della gara sono numerosi e con vari tipi di vettura. A dover abbandonare la lotta al vertice, nelle ore serali abbiamo la Z4 n.19 di Werner-Muller-Luhr-Sims per i danni dopo un contatto con un’altra vettura, mentre un’altra Z4, la n.26 di Leinders-Palttala-Catsburg-Adorf, dopo essere finita nella ghiaia all’inizio e poi a lottare con la n.20, ha un’incidente nella notte. Fra le Mercedes SLS la n.14 di AlFaisal-Haupt-Christodoulou-Buurman viene coinvolta in un incidente mentre era quarta, anche questo nelle ore notturne, mentre la numero
22 perde tempo a inizio mattino per foratura.

Quando il buio della lunga notte sull’Eifel è cancellato dalle luci dell’alba, al comando c’è ancora l’Audi R8 LMS di Mamerow,Rast e Winkelhock seguita dalla Mercedes Benz di Simonsen, Menzel e Arnold Lance e dalla BMW Z4 di Klingmann, Baumann, Tomczyk e dalla brava Claudia Hürtgen a completare l’equipaggio. In quarta posizione segue la Mercedes Benz n° 22 di Zehe, Hohenadel ,Bastian e Engel. Tutte queste vetture sono nello stesso giro, Staccate di una Tornata seguono la Porsche 911 di Martin Ragginger e l’Aston Martin di Pedro Lamy.

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La Fiesta di Mauro Simoncini e Simone e Roberto
Barin
Nella SP2T Simoncini-Barin-Barin mantengono la terza piazza. Decima posizione in SP7 per Paletto-Faccio con la Porsche, 7 e 9 posto in V3 rispettivamente per Bruno Berbero e Francesco Fanari entrambi su Toyota GT 86 . Chiude l’elenco tricolore Ugo Vincenzi, decimo con la Clio nella SP3, quando manca l’ultimo quarto di gara alla bandiera a scacchi. La lotta rimane serrata e fino alla fine, tanto che si registra anche un testacoda proprio della R8 n.4 vincitrice mentre cerca di superare la SLS n.1 approfittando di un doppiaggio, a contenderle la testa della gara. Dopo aver lottato a lungo con loro, a due ore alla fine la BMW Z4 n.20 in quel momento terza, perde tempo per la riparazione di una sospensione anteriore rotta contro un cordolo. Poi sarà protagonista con l’Aston Martin ufficiale n.7 di un duello finale estremo per il quinto posto, che perderà per un’incomprensione con una Clio doppiata che quasi la butta fuori. Da segnalare anche che la “guest star” Felx Baumgartner, per la prima volta impegnato in una competizione al Nurburgring, è finito fra i primi 10, nono con la Audi R8 n° 502. Molti ricorderanno, era il 14 ottobre 2012, alle ore 19:09 quando lanciò da quota 38 969,4 m superando la velocità del suono in caduta libera raggiungendo una velocità massima di 1357,64 km/h ( 843,6 mph ovvero Mach 1,24). Tranne Ugo Vincenzi con la Clio n° 152, tutti gli altri italiani in gara hanno portato a termine la fatica. Sul terzo gradino della classe SP2T (110° posto nella classifica assoluta) Sono saliti il comasco Mauro Simoncini con i ticinesi Simone e Roberto Barin in gara con la Ford Fiesta ST n° 132 iscritta con i colori della Scuderia Lanza Motorsport di Valmorea (CO). Al 90° posto assoluto e 6° in classe V3 ha chiuso Bruno Barbaro con la Toyota GT 86. Su di una vettura gemella, Francesco Fanari ha colto il 7° posto in classe V3 ed il 93° assoluto. Nella classifica generale il risultato migliore lo hanno ottenuto Dario Paletto e Roberto Faccio che hanno fatto equipaggio con lo svizzero Kurt Thiel sulla Porsche 997, giunti al 47° posto assoluto e 11° di classe SP7.
Classifica (top 10)
1. Haase/Mamerow/Rast/Winkelhock – Audi – Phoenix Racing – 159 giri / SP9 GT3; 2. Bleekemolen/Simonsen/Menzel/Arnold Mercedes – Black Falcon – + 2:59.737 / SP9 GT3; 3. Zehe/Hohenadel/Bastian/Engel – Mercedes – Rowe Racing – + 2 giri / SP9 GT3; 4. Henzler/Dumbreck/Ragginger/Imperatori – Porsche – Falken Motorsports + 2 giri / SP9 GT3; 5. Mücke/Turner/Lamy – Aston Martin – Aston Martin Racing – + 2 giri / GT9 GT3 6. Baumann/Klingmann/Tomczyk/Hürtgen – BMW Sports Trophy Team Schubert – + 2 giri / SP9 GT3;7. Götz/Heyer/Rehfeld/Primat –Mercedes – HTP Motorsport – + 3 giri / SP9 GT3 8.Brück/Sandritter/Stuck/Rostek-BM Walkenhorst Motorsprot+5giri-SP9 GT3;9.Baumgartner/Werner/Kaffer/Biela-Audi-Audi Race Experience+6 giri-SP9 GT3 10.Busch/Busch/Lauck/Landmann-Audi-Dennis Busch + 7 giri / SP9 GT3..