Il 17 febbraio del 1984 alle 17.08 un’Audi Quattro col numero otto sulle portiere scattava sulla prova speciale di Condado Jaruco, la più breve di tutto il Rally Costa Brava coi suoi 4 chilometri scarsi. Al volante c’era Michele Cinotto e si trattava dei primi metri percorsi in gara da un team che domani spegnerà quaranta “candeline”: Audi Sport Italia. Sul sedile di destra della Gruppo B tedesca c’era Emilio Radaelli: co-pilota di un’accoppiata che avrebbe concluso in bellezza la gara di esordio tornando prima sul palco di arrivo a Lloret de Mar e anima della nuova squadra, da quel giorno e fino ad oggi.
A distanza di tanto tempo il manager monzese ricorda: “malgrado quella prima presenza fosse frutto di un mix di collaborazioni, dall’officina a Vienna dei fratelli Schmidt a furgoni noleggiati alla Tamauto, quel primo risultato dava motivo a Roland Gumpert, allora a capo di una Audi Sport impegnata a tempo pieno nel Mondiale Rally, di ritenere che non fosse stata una cattiva idea spronarci e sostenerci nell’avviare una squadra che affrontasse le gare dell’Europeo”. Pochi mesi dopo, nel 1985 e 1986 sarebbero arrivati i primi titoli, gli “scudetti” italiani riservati ai migliori piloti del Gruppo A, con le 80 Quattro e Coupé Quattro.
Quella conosciuta nel primo decennio di vita come Audi Sport Europa Team e che aveva operato soprattutto anche se non esclusivamente nei rally, 10 anni dopo, 30 anni fa, cambiava nome diventando Audi Sport Italia. Radaelli ricorda il dietro le quinte della nascita di quell’impegno: “la partecipazione al Superturismo e la denominazione Audi Sport Italia è nata durante un viaggio invernale con Antonio Cerlenizza, allora a capo della marca Audi per l’importatore italiano, che si chiamava ancora Autogerma. Gli avevano appena consegnato una delle primissime Audi A8 uscite e la battezzava praticamente con quel viaggio. Quando siamo arrivati a destinazione, aveva preso forma la partecipazione con due 80 Competition al Campionato Italiano Superturismo ed era stata decisa la denominazione che usiamo ancora oggi. Cerlenizza avrebbe poi sostenuto il nostro ingresso anche nel campionato Superstars con le Audi RS4”.
Dopo tante vittorie e titoli nei rally e gare turismo con piloti i cui nomi son finiti nei più prestigiosi albi d’oro, gli ultimi cinque lustri sono invece stati monopolizzati dalla presenza nello spazio del Gran Turismo. E anche in quegli inizi c’è stato un viatico da parte di un nome la cui carriera è stata collegata indelebilmente ai quattro anelli: “oggi siamo senza dubbio la squadra con la più lunga partecipazione continuativa alle competizioni con Audi. Ma lo eravamo già nel 2009. Infatti il Dottor Wolfgang Ullrich, capo di Audi Motorsport e in quel periodo fresco di vittorie alla 24 Ore di Le Mans, consegnò proprio ad Audi Sport Italia la prima R8 LMS allestita per la categoria GT3”.
Nel 2024 la squadra con sede nel novarese continuerà in quella attività arrivata al quarantesimo compleanno partecipando al Campionato Italiano Gran Turismo, ma prima il suo fondatore è atteso da un fuori programma. Dal 14 al 16 marzo tornerà a far coppia con Cinotto su una Audi Quattro nel 72° Rally Costa Brava. Ormai diventata gara parte integrante del Campionato Europeo FIA dei rally storici, come ai tempi della prima vittoria della squadra richiamerà una folla di tifosi catalani, questa volta all’insegna non solo della passione ma (anche) della nostalgia per il periodo d’oro delle gare su strada.