Dopo la FE la MotoE™: tutta italiana la moto elettrica per il mondiale. Intervista a Livia Cevolini

Di Maurizio Quarta

Dopo la presentazione romana dello scorso anno e i primi giri nell’ambito di un weekend del motomondiale, guidata da Simon Crafar, il mondiale elettrico è pronto a partire in occasione della gara di Losail in Qatar: 11 team al via, tra i quali Sky Racing Team VR46 e SIC58 Squadra Corse. Abbiamo intervistato Livia Cevolini, CEO di Energica Motor Company, per far capire agli appassionati cosa c’è dietro questo importante evento.

La Ego Corsa è un concetto/prodotto interamente Made in Italy, realizzato da Energica Motor Company, produttrice di moto elettriche ad elevate prestazioni scelta da Dorna come costruttore unico per la il campionato FIM Enel MotoE™ World Cup che parte quest’anno.
Abbiamo intervistato Livia Cevolini, che di Energica Motor Company è il CEO, per capire la nascita e lo sviluppo di un ambiziosa storia imprenditoriale, con un breve commento di Giancarlo Minardi, che della società è consigliere indipendente.
Energica fa parte del Gruppo CRP, che conta quasi 100 dipendenti, un fatturato di 13,7 milioni di euro nel 2017 (+7,4% sul 2016), mentre già nel 2016, con 12,7 milioni, era cresciuto del 10,6% rispetto all’anno prima. Il fatturato estero del Gruppo nel 2017 ha toccato i 9,9 milioni di euro e rappresenta il 72% del giro d’affari aggregato del Gruppo.

L’azienda e la sua storia

Si parte da un piccolo laboratorio a Modena …
Era il 1970, mio nonno e mio padre avevano aperto un piccolo laboratorio a Modena. Si occupavano di lavorazioni meccaniche, all’inizio soprattutto per attrezzature speciali. Ma mio padre aveva un debole per la tecnologia e quel laboratorio si dimostrò fin da subito all’avanguardia: fu il primo a introdurre le lavorazioni a controllo numerico e poi il CAD/CAM.
A metà anni ’90. Negli Usa mio padre notò una tecnologia nuova, nota ora come stampa 3D, con la quale, in tempi brevi si realizzavano oggetti tridimensionali senza impiegare attrezzature particolari. La cosa ci interessava, soprattutto per fabbricare parti di modellini per le prove delle vetture in galleria del vento. A fine 1996 arrivò in azienda la prima stampante professionale o sinterizzatore laser di polveri, la DTM Sinterstation 2000. In tutta Italia ve ne era solamente un’altra, al Centro Ricerche Fiat.
Notammo che la tecnologia unita ai materiali in uso all’epoca negli Stati Uniti creava componenti troppo fragili. Mio fratello all’epoca i stava laureando in ingegneria dei materiali e si buttò nel progetto: migliorò la tecnologia in essere creando la famiglia di materiali Windform®, una gamma di materiali compositi per la fabbricazione additiva che garantiva prestazioni adeguate per l’utilizzo in galleria del vento. Venne fondata CRP Technology, prima come Reparto di Ricerca e Sviluppo e poi come divisione apposita. Ma mio fratello non si fermò e andò oltre, perché volevamo creare componenti di vettura. Creò così il Windform® XT (ora XT 2.0), il primo materiale composito a base poliammidica caricato fibre di carbonio al mondo, che ha rivoluzionato il mondo della fabbricazione additiva e della stampa 3D. In qualità di Direttore Marketing di CRP, mi occupai del lancio mondiale del prodotto e ottenemmo grande successo.
Ora la gamma Windform® conta 7 materiali, ma presto inseriremo una nuova macchina per stampa 3D con la quale si potranno processare i materiali compositi del futuro con prestazioni eccezionali.

… per arrivare quasi naturalmente al mondo delle corse con un gruppo ben strutturato …
Nel 2006 nacque CRP Racing, come dipartimento Racing di CRP Technology, per competizioni motociclistiche, con l’obiettivo di divenire presto un punto di riferimento nel mercato Racing.
Nel gennaio 2008 CRP Technology decise di aprire il proprio ufficio rappresentativo in California, vicino a Los Angeles, per coprire il mercato americano.
A distanza di pochi mesi decidemmo di ampliarci anche ai settori Stockcar Racing e aerospaziale: aprimmo la sede operativa di CRP USA a Mooresville, Carolina del Nord, la “Motor Valley americana” e importante centro dell’industria aerospaziale.

Possiamo dire che la nostra storia proviene dalle corse: fin dal 1970 il Gruppo CRP è un pioniere nel mondo del motorsport internazionale e centro d’eccellenza per le tecnologie all’avanguardia. La nostra passione per questo settore non è mai svanita.

… lavorando anche per la F1 …
Da quasi 50 anni serviamo il mondo della F1 con la divisione CRP Meccanica, esperta in lavorazioni meccaniche di precisione, e da oltre 20 anni ci occupiamo di stampa 3D professionale con i nostri materiali rinforzati Windform attraverso la divisione CRP Technology. Chi lavora per i team di F1 ha qualcosa di diverso nel proprio DNA: bisogna lavorare sodo, in maniera veloce fornendo un servizio eccellente. Ma soprattutto capire in anticipo le esigenze delle scuderie e presentare loro una soluzione.

L’innovazione è un fattore chiave di successo
Essere un fornitore di successo nel mondo del racing significa non limitarsi ad eseguire al meglio le richieste dei clienti, ma puntare ad offrire ciò che ancora pochi nelle lavorazioni meccaniche hi-tech e nella stampa 3D professionale sanno fare: qualità, affidabilità e costante ricerca di soluzioni innovative.

Per sostenere la crescita e restare in Italia avete scelto la strada della quotazione all’AIM
Abbiamo deciso di quotarci per raccogliere i capitali necessari per poter accelerare l’arrivo alla produzione su larga scala. Tutti i gruppi USA con cui abbiamo avuto contatti imponevano il trasferimento come “conditio sine qua non”: noi non abbiamo mai accettato quindi non siamo mai andati oltre.
L’italianità resta per noi un elemento imprescindibile: la supply chain dei nostri prodotti è per circa l’80% italiana, per quanto possibile cerchiamo di mantenere i nostri veicoli orgogliosamente made in Italy.
Siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo raggiunto in questi anni e di aver portato avanti il nostro lavoro nel nostro territorio, l’Italian Motor Valley. Abbiamo ricevuto molto consenso da parte della comunità scientifica, siamo quindi orgogliosi che la nostra innovazione e ricerca stia trasformando l’Italia in un polo per la mobilità sostenibile a due ruote.

Siete nati in piena Motor Valley: quanto è per voi un valore?
Energica e prima ancora il Gruppo CRP sono nate e cresciute in questo territorio, una fucina di competenze e know-how nota in tutto il mondo e a cui noi abbiamo reso omaggio inserendo sulle nostre moto la dicitura Proudly Made in Modena.

La scelta dell’elettrico

Veniamo a Energica: i perché della scelta elettrica
Energica nasce da una visione imprenditoriale della mia famiglia tra il 2008 e il 2009. In quegli anni cominciammo a capire che qualcosa iniziava a muoversi nel mondo della propulsione elettrica. Ci siamo mossi con calma e abbiamo fatto quello che sappiamo fare meglio: ricerca e innovazione.
Nel 2009 abbiamo colto l’occasione per sviluppare una moto da competizione completamente elettrica e siamo quindi partiti con il progetto eCRP.
Abbiamo fatto due anni di gare che ci sono serviti soprattutto come scouting tecnologico, poi nel 2011 abbiamo iniziato a lavorare sulla versione stradale. Abbiamo iniziato ad adattare le esigenze di una stradale alla nuova tecnologia e alla differenza del mercato rispetto a quello racing: da qui siamo arrivati ad Energica.
Nel 2013 abbiamo presentato ad Eicma il primo modello, la sportiva elettrica Ego. Abbiamo lavorato bene sul Ride-by-Wire, l’interfaccia elettronica tra il motore e la manopola del gas, un elemento cruciale per ‘domare’ e dosare l’enorme potenza dei motori elettrici. Ce lo ha riconosciuto anche Martin Eberhard, CTO di Tesla fino al 2008, che abbiamo incontrato a San Francisco durante il Where is my EGO Tour.
Nel 2014 abbiamo fondato Energica Motor Company s.r.l. e presentato sempre ad Eicma il secondo modello, la streetfighter Eva.
Nel 2015 abbiamo deciso di quotarci e la quotazione nel gennaio 2016 ci ha dato visibilità e accreditamento. Aim Italia ha dimostrato di saper accogliere e valorizzare una vera start up come eravamo noi e nell’arco di qualche anno, se rispetteremo il nostro programma di crescita, contiamo di usare questa positiva esperienza per passare sul listino principale.

Quali sono i vostri mercati di riferimento oggi e con quali concorrenti vi confrontate?
I nostri mercati di riferimento sono la California e i paesi del Nord Europa, i più ricettivi per un prodotto come il nostro, forti della loro rete di infrastrutture di ricarica veloce. Non abbiamo competitor nel nostro segmento di mercato, quello delle moto elettriche ad elevate prestazioni.

Chi è il cliente tipo di una moto da 25-30mila euro?
Il cliente Energica è un motociclista, appassionato di motori ma anche di tecnologia ed innovazione; una persona molto esigente, attenta al dettaglio, che pretende un prodotto allo stato dell’arte sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista del design. Energica unisce entrambi questi punti cardine: dall’aspetto tech della Silicon Valley al Made in Italy dell’Italian Motor Valley.

Il nuovo mondiale per moto elettriche

Naturale l’analogia con la FE: che sbarcherà prossimamente a Roma: la FIM MotoE™ World Cup sta alla Moto GP come la Formula E sta alla F1?
FE è indipendente da Formula 1, mentre MotoE™ è una world cup gestita da Dorna ed integrata nella MotoGP™, MotoE™ è quindi annoverata tra le classi del motomondiale. Questo garantisce alla coppa un’organizzazione di altissimo livello come solo Dorna sa fare.
Non nascondiamo che ci siamo subito trovati molto d’accordo con loro su come vediamo il racing. professionale. Forse perché noi veniamo dalla F1 e loro dal MotoGP™ – le massime espressioni del racing professionale mondiale a 4 e 2 ruote – quindi pensiamo che anche il racing elettrico non possa essere troppo diverso da quello che già loro fanno con i veicoli a benzina.

Alla stessa domanda risponde anche Giancarlo Minardi, l’ultimo italiano a gestire una propria scuderia di F1 (divenuta la Toro Rosso di oggi), che di Energica è Consigliere Indipendente:
Il paragone lo prendo con il sorriso, ma con le pinze. Sicuramente ci possono essere dei punti di contatto. Sebbene quello elettrico e quello endotermico siano mondi separati, il livello di spettacolo che un campionato elettrico può fornire rispetto a quello offerto dai motori può essere allo stesso modo molto alto. Non vedo poi una fusione tra i due mondi in un unico campionato. Le auto hanno scelto il circuito cittadino per correre, questo dà un bel segnale per lo spettacolo perché si tratta di città prestigiose, con cornici molto suggestive, i cittadini vedono da vicino le vetture e c’era bisogno di questo tipo di presentazione per un prodotto così innovativo. Per le moto elettriche sono stati fatti discorsi obbligatoriamente diversi e all’interno dei weekend di corse correranno entrambe le categorie. Il mondo a due ruote si muove in questo senso, con Dorna che ha creato la FIM Enel MotoE™ World Cup, primo campionato del mondo con moto ad alimentazione elettrica. All’interno dei weekend MotoGP ci sarà un campionato monomarca dove ogni team potrà gestire come meglio crede la moto, una versione evoluta della Ego di Energica Motor. Quella di Energica è stata un’operazione importantissima che ha richiesto duro lavoro e molto tempo, e mi piace sottolineare che questa azienda è tutta italiana, come di conseguenza sono italiane la tecnologia, il know how e la passione per le due ruote. Senza questi ingredienti non sarebbe stato possibile arrivare a questi risultati.

Ing.Cevolini, un altro paragone quasi spontaneo con la FE: Energica come Dallara?
In un certo senso sì, solo che noi facciamo il veicolo intero, compreso il power train

La Formula E sta progressivamente raccogliendo consensi e prossimi partecipanti (Es. Mercedes) quale futuro intravedete per la Motor E World Cup?
Un consenso ancora maggiore per i motivi citati sopra

E’ stato difficile diventare fornitore unico della serie?
Siamo stati contattati da Dorna, abbiamo fatto diversi test insieme e alla fine la scelta è ricaduta su di noi tra altre aziende di moto elettriche.
Dorna è la massima espressione del motorsport a due ruote professionistico a livello mondiale, avevano sicuramente la necessità di un partner all’altezza, quindi di una società seria, professionale, strutturata anche dal punto di vista societario e finanziario, per avere la garanzia di avere un partner stabile e sicuro.
Oltre ovviamente alle prestazioni e alla affidabilità della moto, Energica è un’azienda quotata in Borsa e ha dimostrato di avere la tenacia di affermarsi nonostante le condizioni di mercato poco favorevoli e l’anticipo rispetto al mercato interno (l’Italia), che rimane comunque il maggior influencer a livello mondiale.

Enel è title sponsor del nuovo campionato, oltre che Sustainable Power Partner di MotoGP™, progetto condiviso con Dorna Sports, con un impegno a lungo termine per la sostenibilità nel motociclismo sportivo. La logica della partnership con ENEL?

Sicuramente avrà ricadute industriali dello sviluppo fatto per le corse, sia per noi sia per loro