I GP secondo Giancarlo – Arabia Saudita: show Red Bull … e non solo!

Commenti e opinioni di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta

Con il  Gran Premio dell’Arabia Saudita, continuano gli appuntamenti con la rubrica che ospiterà per tutto l’arco della stagione sportiva della F1 i commenti, (quasi) a caldo, di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta al termine di ogni gran premio. Ringraziamo Giancarlo per la  solita grande disponibilità a condividere il suo pensiero, sempre molto apprezzato dai lettori.

 

Per un motivo o per l’altro, le safety car nei gran premi del Golfo finiscono per assumere una dimensione particolare …

Stiamo assistendo ad uno show piuttosto che ad un campionato del mondo di Formula 1. Incomprensibile l’ingresso della safety car per il ritiro di Stroll (ha scaldato troppi i freni durante il giro di ricognizione) e ancora di più la giustificazione che è stata data.

 

Puoi chiarire il tuo pensiero per i lettori meno a conoscenza dei complicati regolamenti dei GP?

E’ una delle poche volte in cui un pilota segue alla lettera il regolamento, fermando la macchina non solamente in punto totalmente sicuro, ma nell’area dedicata al ricovero in caso di necessità delimitata dai rettangoli rossi (ndr. nonostante il team avesse invitato Stroll a fermare la vettura in pista!).

 

Non c’erano quindi elementi di pericolo …

Se così facendo impediva l’uscita e il passaggio dei mezzi di sicurezza, allora c’è un problema serio di omologazione della pista. Tra l’altro poi c’era tutto il tempo e lo spazio per spostare velocemente l’Aston Martin.

 

Red Bull avrebbe dominato comunque: Hamilton ha dichiarato di non aver mai visto una vettura così veloce …

Storie di safety car a parte, stiamo assistendo ad un dominio incontrastato da parte di Red Bull con un cannibale come Verstappen che non ha rispettato gli ordini di scuderia, marcando all’ultimo passaggio il giro più veloce (1:31.906) ai danni del vincitore Perez.

 

Perez è stato all’altezza delle aspettative del team e dei tifosi messicani …

Il messicano è stato molto bravo girando su ottimi tempi per tutto la corsa recuperando velocemente al sorpasso di Alonso al via.

 

Alonso ha conquistato il suo 100mo podio con qualche brivido di troppo …

Proprio lo spagnolo ha commesso una leggerezza al via che non è da lui e che ha rischiato di fargli perdere il podio a favore di George Russell: errore grave che ha compromesso un weekend da 10!!! (ndr. lo stesso Alonso ha ammesso l’errore, ma ritiene strano che in due GP lo stesso problema si sia presentato con due vetture – l’altro è Ocon – e ipotizza un problema di interferenza di parti della vettura con la visuale della corretta posizione)

 

Dietro Red Bull e sempre a debita distanza …

La Mercedes sta reagendo delineandosi come terza forza del mondiale. Russell ha girato costantemente sul 1’33” basso. Proprio il risultato di questo gran premio, ci descrive meglio le forza in campo, con Red Bull seguite da Aston Martin, Mercedes, Ferrari e Alpine.

 

 

L’energico richiamo di Vasseur ai tecnici Ferrari per un cambio di rotta non è bastato …

Molto deludente le Ferrari che chiudono la corsa in sesta e settima piazza. Dopo la qualifica Leclerc aveva fatto sperare in qualcosa di più, ma la safety car non ha aiutato.

 

Eppure le qualifiche avevano fatto sperare in una gara meno scontata …

Così come in Bahrain, anche qui in Arabia Saudita abbiamo assistito ad una qualifica tiratissima con quindici piloti racchiusi in appena un 1”4’ e tutta la griglia racchiusa in appena 2”.  Basta un soffio per restare tagliati fuori dalla Q2 o, peggio, dalla Q3. Purtroppo, questo risultato poi non si riflette in gara.

 

 

Arrivederci in Australia!

 

Foto 1- (Credit Michele Mereghetti)