Leon Haslam: “Ho tre-quattro buone opzioni per il prossimo anno”

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Leon Haslam: “Ho tre-quattro buone opzioni per il prossimo anno”
Il pilota inglese si sta guardando attorno per la stagione 2015.

La stagione 2014 di Leon Haslam, la seconda insieme al Team Pata Honda nel Mondiale Superbike, si è rivelata più difficile del previsto, con il trentunenne britannico che ha faticato ad ottenere performance di livello, non riuscendo a salire su quel podio che gli manca dal giugno del 2012 (Misano, gara 2), ottenuto da pilota ufficiale BMW. A due round dal termine Haslam, decimo in classifica generale, si prepara all’ultimo sprint della stagione, cercando allo stesso tempo una moto competitiva per il 2015.

Quest’anno hai faticato non solo in qualifica, ma anche in gara. Sei apparso in difficoltà nel mantenere un buon passo per tutta la distanza della corsa.
“Il mio problema quest’anno è che abbiamo lottato contro l’elettronica. Rispetto allo scorso anno è cento volte migliore, ma il problema è quello di trovare le giuste regolazioni. Abbiamo avuto molta sfortuna, con problemi ai sensori ed altro. Anche se questi inconvenienti non mi hanno portato al ritiro, hanno comunque pesantemente condizionato le mie performance ed I tempi sul giro. A volte è capitato che tutto andasse per il meglio ad inizio gara, salvo poi peggiorare a metà della corsa e migliorare nel finale. La moto è sicuramente molto sensibile ai minimi cambiamenti di set-up ed alle condizioni. A Jerez non c’è stato alcun problema e quindi non è andata male, anche se è un tracciato sul quale sia io che Jonathan abbiamo faticato. Forse non è una pista adatta alla Honda, ma almeno non è stato un weekend disastroso.”

Nel 2009 sembravi a tuo agio in sella alla Honda Stiggy. Cosa non funziona ora con la moto attuale? Non si adatta al tuo stile?
“Non credo che la moto non si adatti alle mie caratteristiche, con la Honda Stiggy mi sono trovato molto bene nel 2009. Secondo me è la direzione presa dal campionato negli ultimi anni, con un’enorme importanza rivestita dal team e dall’elettronica, nonché dal lavoro del collettivo. Questi sono stati due anni difficili e non sono riuscito a far funzionare la moto nella maniera che avrei voluto e ad ottenere un set-up col quale mi trovassi a mio agio. La Fireblade in assetto standard che utilizzo nella Race School di mio padre o a Suzuka è molto diversa da quella usata in WSBK. MI piace molto guidarla, ma ho semplicemente faticato a trovare il giusto bilanciamento che mi permettesse di guidare bene in questi due anni. Per me la moto è ancora buona e competitiva e mi piace guidarla, ma è davvero troppo sensibile.”

Sicuramente non vedi l’ora di tornare in pista per le ultime due trasferte della stagione, ma allo stesso tempo ti starai guardando attorno per alter possibilità. C’è già qualche opportunità concreta per la prossima stagione? Dove vorresti correre e con chi?
“Vorrei restare nel Mondiale Superbike. Le mie due ultime stagioni sono state davvero complicate a livello di risultati, una a causa dell’infortunio e l’altra perché semplicemente era fuori da ogni previsione. Mi sto guardando attorno perché le cose non stanno andando come vorrei, il che è un peccato perché avrei voluto continuare con Honda fino a fine carriera. Per questo motivo devo, al tempo stesso, guardare al futuro, per tornare a vincere in WSBK . Al momento sono contento perché ho 3-4 buone opzioni in Superbike e spero di poter aver presto un quadro più chiaro riguardo alla prossima stagione.”

Tornando al 2014, qual è il tuo punto di vista riguardo al prossimo round?
“Guardo con attesa alla trasferta di Magny-Cours. E’ una gara da sempre imprevedibile a livello meteorologico, il tempo riserva sempre delle sorprese. So di poter vincere sul bagnato, nelle due gare vinte da Jonathan sotto la pioggia io ero decisamente più veloce di lui, anche se però mi sono dovuto far strada tra gli avversari vista la mia posizione di partenza.”

Fonte: worldsbk.com