Motor Valley e i nuovi master in Automotive: ovvero come la F1 italiana sa essere forte e fare sistema

Di Maurizio Quarta

Il termine Motor Valley identifica il tratto della via Emilia che va da Piacenza a Rimini, caratterizzato dalla concentrazione di tante grandi case del motorismo italiano, di quindici musei d’auto e moto d’epoca (ricordiamo il Museo Lamborghini di cui abbiamo recentemente parlato a proposito della mostra su Ayrton Senna) e di tanta passione e tanta cultura collegate allo sport dei motori.

Vincenzo Boccia, attuale Presidente di Confindustria, all’interno della quale ha per anni guidato il comparto della Piccola Industria, da tempo sostiene il principio che il vecchio motto  “piccolo è bello” è diventato obsoleto e che necessariamente deve essere rifrasato in  “forte è bello”.

In una sua recente intervista apparsa su queste pagine, Andrea Pontremoli, CEO e General Manager di Dallara Automobili, ha detto: “Sono un convinto assertore del fatto che oggi la competizione non sia più tra singole aziende, bensì tra sistemi territoriali. La nostra regione, nella cosiddetta Motor Valley, ha una concentrazione di competenze, conoscenze, reputazione e presenza di mercato che ben poche altre zone al mondo possono vantare nel mondo dei motori. Sarebbe un peccato non mettere a fattor comune questo patrimonio, nel perseguimento di logiche puramente individualistiche.”

Essere forti e fare sistema: le due locuzioni chiave alla base della creazione del progetto formativo voluto dall’Emilia Romagna: la Motorvehicle University of Emilia-Romagna (MUNER) e delle sue due prime lauree magistrali.

Sempre Pontremoli: “Si tratta di un progetto unico nel suo genere in Italia e all’estero, che vede coinvolte le quattro università tra le più antiche al mondo (Bologna, Ferrara, Modena-Reggio Emilia, Parma) e le otto case motoristiche (ndr. le cinque legate alla F1, Dallara, Ferrari, Haas, Toro Rosso e Magneti Marelli, insieme a Automobili Lamborghini, Ducati e Maserati) del nostro territorio, in una sorta di hub che punta ad attrarre studenti universitari da tutto il mondo con l’obiettivo di creare gli ingegneri di domani, in tutti i campi legati al mondo dei motori (stradali, da competizione, sostenibili, etc.).”

Obiettivo del progetto è attrarre talenti, ovvero i migliori studenti universitari da tutto il mondo con l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro gli ingegneri di domani, i professionisti che progetteranno veicoli stradali e da competizione, i sistemi di propulsione sostenibili e i sottosistemi per le funzionalità intelligenti e gli impianti di produzione all’insegna dell’Industria 4.0.

Il tutto si concretizzerà inizialmente in due lauree lauree magistrali internazionali e inter-ateneo, con corsi completamente in inglese che prenderanno il via nell’ anno accademico 2017/2018: Advanced Automotive Engineering e Advanced Automotive Electronic Engineering. 150 il numero massimo di studenti ammessi: 120 per Advanced Automotive Engineering e 30 per Advanced Automotive Electronic Engineering.

I docenti attraverso un bando internazionale finalizzato a garantire le migliori competenze tecniche e scientifiche e la massima qualità didattica.

Caratteristiche delle lauree magistrali

Gli insegnamenti, interamente in lingua inglese, prevedono sia una parte teorica che di laboratorio tenuta negli atenei e nei laboratori aziendali dei partner industriali, in modo da sviluppare competenze professionali di alto livello, secondo una logica learning by doing.

I tirocini obbligatori si svolgeranno presso i partner industriali e le attività di tesi, organizzate in modalità project work, presso i laboratori di ricerca universitari e aziendali.

Advanced Automotive Engineering

Il corso si pone l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze relative alla progettazione di autoveicoli e motoveicoli ad alte prestazioni e da competizione.

L’Ingegnere del Veicolo (Advanced Automotive Engineer) acquisirà competenze nella progettazione e nello sviluppo dei principali sottosistemi e componenti relativi a: motopropulsori termici, ibridi ed elettrici,  soluzioni di immagazzinamento e conversione dell’energia; architettura fredda di autoveicoli e motoveicoli stradali, sia in ambito industriale che da competizione; sistemi di produzione caratterizzati da aspetti tipici del nuovo panorama di industria 4.0 (robotica industriale, progettazione e gestione della supply chain, big data, etc).

Il corso di Laurea Magistrale Interateneo in Advanced Automotive Electronic Engineering si pone l’obiettivo di formare ingegneri elettronici con un profilo professionale finalizzato alla progettazione, sviluppo e produzione dei principali sotto-sistemi che compongono autoveicoli e motoveicoli stradali, con particolare riferimento al mercato di fascia premium e motorsport, e sviluppare e gestire i relativi processi tecnologici e produttivi, specializzando in particolare la competenza professionale nell’ambito dell’ingegneria dell’informazione per essere in grado di progettare ed ingegnerizzare i più avanzati sistemi elettronici, informatici e di connettività in ambito automotive.

L’ingegnere elettronico del veicolo si occupa, infatti, della progettazione e dello sviluppo dei sottosistemi che acquisiscono e gestiscono l’informazione garantendo al veicolo le funzionalità intelligenti che saranno sempre più caratterizzanti nel futuro del settore, raccordandosi con altre discipline in ambito Information e Communication Technologies (telecomunicazioni, informatica ed automazione).

In futuro, anche la F1 avrà quindi sempre più know how e competenze costruite in Italia: possiamo solo augurarci che ciò sia anche la premessa per avere un numero maggiore di piloti italiani …