Il marchio italiano Bimota era tornato sulla scena, grazie ad un nuovo management, annunciando il proprio piano di ritorno nel Mondiale Superbike dopo la presentazione della BB3 avvenuta lo scorso novembre all’EICMA.
La partecipazione al Campionato Mondiale FIM Superbike, al Mondiale FIM Supersport ed alla Coppa FIM Superstock 1000 richiede la produzione, da parte dei costruttori, di un numero minimo di moto da strada per riuscire ad ottenere l’omologazione. Ad un numero minimo di 125 prima della partecipazione, 250 esemplari totali devono essere prodotti entro la fine dell’anno e 1000 al termine del successivo.
I cambiamenti di livello economico e di mercato degli ultimi 5 anni hanno portato FIM e Dorna a ridurre il numero di esemplari prodotti per l’ingresso nelle competizioni, nonché il numero totale. Inoltre, una nuova regola è stata creata in caso di mancata produzione delle unità richieste, con i piloti in grado di scendere in pista ma non classificati in gara. Al termine del periodo di quattro mesi, il costruttore in questione deve dimostrare di aver prodotto le 125 unità richieste nell’ispezione iniziale.
Scaduto questo termine, Bimota ha informato FIM e Dorna sull’impossibilità di produrre gli esemplari richiesti. La procedura di omologazione e la partecipazione al campionato restano quindi in stand-by fino a quando il costruttore italiano non sarà in grado di soddisfare questi requisiti.
Fonte: worldsbk.com