Con il Gran Premio di Russia disputato a Sochi, continua la rubrica che ospiterà per tutto l’arco della stagione sportiva della F1 i commenti, (quasi) a caldo, di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta al termine di ogni gran premio. Ringraziamo Giancarlo per la sua disponibilità.
Prima di entrare nel vivo del commento, a nome della Redazione vorrei ricordare Nando Minardi, fratello di Giancarlo e Giuseppe, spentosi improvvisamente nei giorni scorsi, che è stato uno degli artefici alla base del successo della quinta edizione dell’Historic Minardi Day, tenutosi all’autodromo di Imola a fine agosto.
Siamo certi che Giancarlo e Giuseppe riusciranno a tenere sempre viva la memoria di Nando anche nel cuore degli sportivi, con le prossime edizioni di quello che è ormai un punto fisso nell’agenda degli appassionati.
Verrebbe da dire: benedetta pioggia, a partire dalle qualifiche …
Effettivamente è così: ancora una volta la pioggia ci ha regalato un fine settimana ricco di emozioni a partire da una qualifica assolutamente atipica con Lando Norris, Carlos Sainz e George Russell ad occupare le prime tre posizioni, e con Lewis Hamilton decisamente sottotono e protagonista anche di un errore abbastanza grave.
… fino alla bandiera a scacchi!
In gara l’arrivo della pioggia durante le fasi finali ha stravolto l’ordine di arrivo che sembrava ormai definito, con Norris lanciato verso la sua prima vittoria in carriera. Lando ha fatto vedere tutto il suo talento, supportato da una McLaren in grande crescita. Purtroppo, la decisione di restare in pista con le slick non ha pagato e il settimo posto non gli rende giustizia.
Decisione peraltro tutta sua, vista l’ostinazione con cui si è opposto ai richiami dal box …
Un errore di valutazione che gli servirà per il prossimo futuro.
Ferrari ambivalente?
Medesima situazione anche in casa Ferrari che, da una parte, festeggia il podio con Carlos Sainz, mentre Leclerc si deve accontentare della quindicesima piazza. Certamente una posizione che non rispecchia il potenziale espresso. La decisione di non rientrare ai box al momento giusto per provare ad attaccare Bottas e Ricciardo con le intermedie non ha pagato.
Brava invece Mercedes, soprattutto a convincere un Hamilton che anche durante il pit stop esprimeva le proprie perplessità …
Bravo il muretto Mercedes a richiamare Lewis Hamilton (ndr. e a convincerlo della bontà della strategia) che ha così festeggiato la centesima vittoria. Un nuovo record che sarà difficile da battere, anche se questi traguardi sono fatto per essere battuti.
Pioggia molto amica anche di Verstappen …
Decisamente positivo il secondo posto per Max Verstappen, dopo esser partito dall’ultima posizione. Anche per lui la pioggia è stata di grande aiuto, considerando che qui a Sochi la Red Bull non era al top della forma. Sono riusciti ad ottimizzare al massimo il risultato limitando i danni nei confronti del diretto avversario.
Possiamo dire che la cosiddetta “formula noia” è solo un ricordo?
Senza alcun dubbio stiamo assistendo ad una delle migliori stagioni degli ultimi anni, sia per competitività che per variabilità delle forze in campo. Da una parte i “vecchietti” come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen che stanno facendo valere tutta la loro classe ed esperienza. Dall’altra i giovani si stanno affacciando con grande determinazione. In mezzo, Hamilton che vuole dimostrare a tutti i costi di essere ancora il più forte.
Non ci resta quindi che fare una danza della pioggia propiziatoria anche per il prossimo GP in programma tra quindici giorni ad Istanbul …