Semplicemente il Tempio della velocità stilizzato: questa l’essenza del logo del centenario dell’autodromo brianzolo presentato in anteprima a Dubai, nel corso della giornata dedicata allo sport italiano, organizzata dal CONI al Padiglione Italia di EXPO 2020 Dubai, alla presenza del Ministro Luigi Di Maio.
Pur nella sua semplicità, c’è tutto: la pista, immaginata come nastro tridimensionale, nei colori rosso e verde, con il bianco all’interno per trasmettere la sensazione del tricolore; il nome di Monza e il numero 100 attraversati dal nastro.
Si dà in questo modo avvio ad un 2022 che per il motorismo italiano rappresenterà un anno decisamente speciale per ricchezza e prestigio degli eventi mondiali in calendario: Stefano Domenicali e Giovanni Malagò hanno ricordato che Imola ospiterà il secondo gran premio d’Italia di Formula 1, mentre Angelo Sticchi Damiani ha orgogliosamente aggiunto le due tappe del Campionato Mondiale Rally. Un patrimonio che nessun’altra nazione può attualmente vantare.
Non possiamo non augurarci che l’evento di Dubai sia di buon auspicio per quanto riguarda il progetto di riassetto del circuito brianzolo: come evidenziato da Sticchi Damiani durante la presentazione dell’ultimo gran premio, il progetto “tecnico”, con tutti gli aspetti relativi alla sicurezza ad esso collegati, c’è, mentre non c’è ancora certezza assoluta per quanto riguarda le risorse finanziarie per realizzarlo. “Servono finanziamenti pubblici, ma servono subito e con ragionevole certezza”: la decisione è per lo più politica.
Da Dubai il Made in Italy esce straordinariamente rafforzato: piace a tutti e tutti ne sono orgogliosi. Bisogna però ora far sì che non resti uno slogan o un mega spot da utilizzare in chiave meramente elettorale.
Maurizio Quarta