Sulla pista di Sepang, resa torrida da una temperatura esterna prossima ai 40 gradi, i piloti della MotoGP hanno affrontato la seconda giornata di test ufficiali.
Nel box dell’Aprilia Racing Team Gresini continua l’incessante lavoro di sviluppo sulla RS-GP, il nuovo progetto col quale la squadra italiana affronterà – con un anno di anticipo rispetto ai programmi originariamente annunciati, e proseguendo nel contempo l’impegno nel WSBK avviato con successo a Phillip Island – la sua stagione di debutto nella massima categoria del Motomondiale. Anche oggi è stato moltissimo il nuovo materiale testato.
I due piloti hanno seguito strade diverse. Mentre Alvaro Bautista, che conosce a fondo la classe MotoGP, ha continuato la ricerca di un setup di base, sia a livello ciclistico che di elettronica, Marco Melandri ha affrontato la giornata proseguendo nella attività di comparazione fra due moto con caratteristiche diverse, una decisamente vicina alla SBK guidata da Marco sino allo scorso anno, e una evoluzione della RS-GP nella versione vista ai test autunnali in Spagna. Per Marco l’obiettivo è trovare il feeling giusto con le nuove gomme, processo inevitabile prima di poter iniziare a spingere.
Alla fine della giornata, con 40 giri all’attivo, Alvaro Bautista, che ha testato step evolutivi diversi della RS-GP, ha accumulato dati importanti esplorando soluzioni, soprattutto riferite alla ciclistica, molto diverse dalla “base” definita fin’ora. Le sensazioni raccolte da Alvaro verranno ora analizzate dai tecnici Aprilia e tradotte in funzione della giornata di domani, l’ultima giornata in pista con gomme Bridgestone:
“Le giornate come quella di oggi sono importanti quando si sta sviluppando un nuovo progetto. Ieri con alcune modifiche all’elettronica siamo riusciti a fare un piccolo step rispetto agli scorsi test, mentre oggi ci siamo concentrati sulla ciclistica per migliorare specialmente nell’ingresso in curva. Abbiamo provato molti nuovi dettagli e anche se il cronometro non ci ha dato ragione, le prove ci hanno dato comunque spunti da analizzare per il futuro. Domani il programma è di ritornare alla configurazione di base che preferisco e impegnarci in un long-run, dove potremo verificare il comportamento della moto con l’usurarsi della gomma”.
Nel box numero 33 la sessione si è dipanata ricalcando quanto fatto ieri, ovvero continuando nella comparazione tra due moto decisamente diverse. Scelta dettata da due motivi: dare a Marco il tempo di assimilare senza pressione le caratteristiche tecniche dei nuovi materiali e combinare quanto di positivo raccolto con entrambe le soluzione per definire l’evoluzione del progetto RS-GP:
“Oggi abbiamo continuato il lavoro iniziato ieri, partendo dalla moto di derivazione SBK e passando poi alla RS-GP. Il cronometro purtroppo ancora non ci premia, mi manca ancora quel feeling che mi permetterà di forzare e di guidare come voglio. Non fatichiamo in un ambito specifico, sono le sensazioni generali che devono migliorare prima di poter abbassare i tempi. Domani continueremo i test, non mi aspetto certo una rivoluzione, ma qualsiasi miglioramento diventa cruciale”.
Fonte: motogp.com