Siamo giunti al weekend del Gran Premio d’Ungheria di F1. In pista non ci saranno piloti locali, ma possiamo tornare con la mente a maggio, quando nelle gare MOL Group del WTCC ci fu il trionfo del giovane della Zengő Motorsport.
Ecco le parole dell’ungherese dopo aver tagliato vittorioso il traguardo dell’Hungaroring: “Come pilota ho sempre sognato uno scenario del genere. Dopo le qualifiche sapevo che Gara 1 sarebbe stata difficile, quindi mi sono concentrato su Gara 2. Fortunatamente sono partito bene, non perfettamente, ma abbastanza da mantenere la testa della corsa. Dopo ho pensato a spingere, l’auto era ottima e le performance non sono calate più di tanto, anche dopo i primi 6/7 giri. Nella seconda parte di gara è stata dura rimanere concentrati, tutte le volte che passavo sul traguardo era impossibile non girarsi verso i tifosi; era fantastico vederli mentre mi sostenevano. Ovviamente non sentivo nulla, ma vedevo quel che facevano. Mi ricordo quando vinsi nel 2012, ma oggi è incredibile, un sogno. Ringrazio tutti quelli che sono venuti qui per sostenermi, gli dedico la vittoria. Su questa pista se segui qualcuno è difficile capire il livello di carico aerodinamico. Abbiamo dei nuovi paraurti e splitter anteriori, ma in Gara 1, per esempio, sono rimasto dietro a Tom Chilton ed è stato difficile per via del sottosterzo; in generale però ero più concentrato nel portare a casa la macchina per Gara 2. Quando parti davanti hai pista libera e puoi cercare il limite, quindi è stato più facile e sono qui a raccontarvelo. Se guardate i tempi sul giro sono stati molto costanti e sono riuscito a costruirmi un bel vantaggio sugli altri in poco tempo; questo mi dà molta fiducia per il futuro. Volevo essere in una posizione più o meno sicura alla prima curva, mi sono ritrovato 7° partendo 10°. Dopo non aveva senso lottare per guadagnarne un’altra, dovevo correre gestendo la situazione. Sono stato dietro a Tom per la maggior parte della gara, ma non volevo correre rischi inutili provando a superarlo.”