Intervista a Tito Rabat, nuovo arrivato in MotoGP™, che racconta del primo contatto ufficiale con il prototipo della classe regina.
Dopo aver vinto il titolo in Moto2™ nel 2014, Tito Rabat continua con il team Estrella Galicia 0’0 Marc VDS fino alla classe regina quest’anno. Per la sua prima stagione nel Campionato del Mondo MotoGP™ il pilota catalano guiderà la Honda RC213V. Tornato dal test di Sepang ha parlato brevemente con motogp.com della sua nuova stagione.
Cosa possiamo dire della moto fino ad ora, fino a Sepang?
“Il primo giorno in Malesia è stato abbastanza buono. Anche se il primo contatto è sempre un po’ strano con le moto, nuove sensazioni, molte cose da verificare e capire… Abbiamo girato tanto e nel complesso siamo soddisfatti. La seconda mattina abbiamo lavorato nella stessa direzione e sono riuscito a stare sotto il tempo di 2’022s. Abbiamo notatao dei progressi soprattutto con le gomme morbide, dopo è stata tolta questa possibilità di utilizzo a tutti e abbiamo girato con le gomme dure che sono risultate meno performanti”.
“Non sapevo come guidare la moto. Aveva pochissimo grip e, anche aprendo pochissimo il gas, era molto difficile entarre e uscire dalle curve, non avevo delle belle sensazioni. Devo imparare ad usare questo penumatico e credo sarà un lavoro difficile. In Australia avrò a disposizione anche altre mescole e dovremo lavorare molto con la gomma dura perché in molti circuiti andrà usata; con le morbide almeno sappiamo di essere vicini ai migliori”.
Parlando del passaggio di classe, come ti stai adattando ad un prototipo MotoGP™? Con i freni in carbonio per esempio?
“La prima volta che li ho provati a Valencia ho pensato che non fosse difficile ma, in Malesia, su un circuito diverso dove ci sono più frenate e il motore è utilizzato più a lungo, mi sono reso conto di quanto fosse difficile. Perdevo un sacco in frenata, soprattutto il primo giorno, meno il secondo e il terzo. I freni sono completamente un’altra cosa e si deve “pinzare” in modo diverso rispetto a quelli in acciaio delle Moto2™, bisogna raggiungere il punto migliore per la frenata; a Sepang abbiamo lavorato e speriamo di aver imparato”.
In generale, in sella a una MotoGP™ è un guidare più aggressivo, vero?
“Sì. Ti rendi conto che, in ogni momento cambiando direzione, frenata e accelerazione, ha un motore molto più aggressivo che spinge sulle gomme; è più faticoso sia fisicamente sia mentalmente. Tutto è più al limite ed è necessario guidare senza errori, raggiunto il livello ottimale di concentrazione è basilare.
A questo punto puoi dirti di aver preso confidenza con la moto o ti manca ancora qualche cosa?
In Malesia ho capito un po’ di più la moto e per questo penso che in Australia non partirò da zero, ma credo migliorerò. Voglio essere più veloce e crescere ogni volta che sono in pista capendo meglio lo pneumatico duro; se gli altri riescono ad andare veloci con questa gomma allora un modo ci deve essere. Abbiamo ancora sei giorni di test prima della gara quindi dobbiamo approfittare di questo tempo”.
Che cosa ti aspetti del prossimo appuntamento a Phillip Island? Pensi che sarà più facile che a Sepang?
“Normalmente a Sepang si gira più volte durante l’anno, quindi tutti hanno più familiarità con il circuito; ho avuto modo di seguire altri piloti e certamente preso spunto dalle loro traiettorie perchè è un circuito complicato ed esigente. L’Australia è altrettanto difficile in generale ma è un po’ più facile l’impostazione delle curve. Da lì devo continuare a migliorare piano piano”.
Fonte: motogp.com