Nel secondo giro di prove il pilota già vincitore delle ultime due edizioni sale in vetta alla classifica; Vittalini vince entrambi gli stage e Bendotti sprofonda per un guasto tecnico. Cianfanelli sale nel podio provvisorio.
Lovere (BG) – Tutto ruota attorno a Tosini, Vittalini e Bendotti. Erano loro tre i maggiori indiziati della vigilia e le vicende del 6° Rally del Sebino lo stanno confermando. Dopo aver chiuso da leader le prime due speciali, Bendotti (Clio S1600) ha lasciato il timone dapprima per un ottimo tempo di Tosini -capace di recuperare e guadagnare secondi preziosi- e poi per una disavventura che gli ha fatto perdere il tappo dell’olio motore e soprattutto, oltre otto minuti. Chi ne ha approfittato è stato appunto Luca Tosini (in coppia con Peroglio su Clio R3C) che a fronte di tempi importanti, ha preso la leadership della graduatoria pur senza ancora vincere alcuna speciale. E’ stato infatti Alex Vittalini il pilota capace di imporsi sia nella Ps3 che nella Ps4 dimostrando che i favori della vigilia erano leciti e che potrebbero essere tali anche i rammarichi di una partenza non proprio sfavillante questa mattina. Terzo si ritrova così il valtellinese Cianfanelli che, su Clio R3C, approfitta di tutte queste situazioni e pure della partenza anticipata di Rivaldi (per lui 10″ di penalità). Ora la lotta per le prime cinque posizioni si fa davvero calda perché i distacchi sono risicatissimi.
Ecco la top ten dopo 4 prove speciali:
1) Tosini-Peroglio (Renault Clio R3C) in 15’34″0. 2) Vittalini-Tavecchio (Citroen DS3 R3T) a 4″3; 3) Cianfanelli-Bassola (Renault Clio R3C) a 26″4; 4) Rivaldi-Zambetti (Citroen Ds3 R3T) a 27″6; 5) Lombardi-Ruggeri (Renault Clio S1600) a 28″2; 6) Ciofolo-Sala (Renault Clio R3C) a 32″8; 7) De Gasperi-Camoirano (Renault Clio W. A7) a 44″6; 8) Casano-Orio (Renault Clio S1600) a 46″6; 9) Zanga-Pellicioli (Peugeot 208 R2B) a 48″9; 10) Bondini-Cola (Mini Cooper RSPlus) a 51″5.
2) La gara, molto apprezzata dai concorrenti, si sta rivelando molto selettiva: dopo quattro prove speciali, e quindi dopo due terzi di percorso, vede già 18 abbandoni.