La seconda tappa americana della stagione segna la ripresa del campionato dopo tre settimane di break estivo e si correrà su un tracciato rinnovato: il layout di diverse curve lente – 2 e 4, 7 e 9, 15 e 16 – è infatti stato modificato con l’obiettivo di rendere la guida più scorrevole e sicura; in aggiunta, la pista è stata riasfaltata.
Protagonista lo scorso anno a Indy di una bella battaglia con Valentino Rossi e Cal Crutchlow, Bautista arriva su un tracciato dove ha sempre collezionato buoni piazzamenti sin dal suo esordio in MotoGP, nel 2010. Lo storico “catino” dell’Indiana rappresenta perciò una buona occasione per lo spagnolo, alla ricerca di una maggior costanza di rendimento dopo le buone cose mostrate a inizio campionato e lo splendido podio raccolto a Le Mans:
“Indianapolis è una pista molto particolare, ma quest’anno ci troveremo ad affrontare un tracciato rinnovato: il disegno di alcune curve che effettivamente non erano molto adatte alle moto è stato modificato e l’asfalto è stato rifatto. Credo perciò che sarà innanzitutto importante verificare il comportamento delle gomme sulla nuova superficie. In ogni caso, a Indy ho sempre raccolto buoni risultati, quindi l’obiettivo è andare subito alla ricerca di un buon set-up per acquisire feeling con la moto e poter dare il massimo. Finalmente si ricomincia dopo la pausa estiva e spero di poter mostrare una maggior costanza in questa seconda parte di campionato”.
Il suo compagno di squadra, Scott Redding, è reduce da sette piazzamenti a punti consecutivi che gli hanno permesso di chiudere la prima metà della stagione in prima posizione in classifica tra i piloti in sella alla Honda RCV1000R, con 34 punti: a Indianapolis l’obiettivo dell’esordiente inglese è quello di confermarsi come il più veloce tra i piloti a pari condizioni tecniche, così da rafforzare la propria posizione nel mondiale:
“A Indianapolis sarà interessante capire innanzitutto com’è cambiato il tracciato, che è stato modificato in alcuni punti; in ogni caso penso che sarà divertente percorrerlo in sella a una MotoGP, soprattutto perché c’è un lungo rettilineo che immette in una prima curva veloce. In generale sono sempre molto contento di arrivare negli Stati Uniti; si respira una bella atmosfera e agli appassionati piace mostrare il proprio supporto: sono una vera e propria ispirazione per noi piloti. Iniziare la seconda metà della stagione davanti alle altre Honda in configurazione Open in classifica è bello: ora dobbiamo rimanere concentrati e continuare a progredire. La pausa estiva mi è stata molto utile per rilassarmi ma anche per prepararmi al meglio per la seconda parte del campionato: a Indy ci aspettiamo alte temperature ma mi sento pronto, mi sono allenato molto”.
Fonte: motogp.com