Bautista lotta fino alla fine nel flag to flag di Aragon, chiudendo settimo. Decimo Redding

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Il pilota del Team GO&FUN Honda Gresini Alvaro Bautista ha terminato in settima posizione il Gran Premio di Aragon, lottando con determinazione sia nella prima parte di gara disputata con asfalto asciutto, sia dopo l’arrivo della pioggia e il conseguente cambio moto in pit lane come previsto dal regolamento flag to flag.

In difficoltà durante le prove libere e le qualifiche, Bautista ha sfiorato oggi la top five, arrivando sul traguardo in scia alle due Yamaha di Bradley Smith e Pol Espargarò, nonostante un momentaneo problema di vibrazioni ai freni che lo ha rallentato appena salito sulla moto in configurazione da bagnato.

Il suo compagno di squadra, Scott Redding, ha ottenuto un buon decimo posto, importante per la classifica di campionato: il rookie inglese, preceduto sul traguardo dalle altre due Honda RCV1000R di Hiroshi Aoyama e Nicky Hayden, si è comunque comportato bene scegliendo il momento giusto per cambiare moto, nonostante fosse al suo primo ‘flag to flag’ con un passaggio da condizioni di asciutto a quelle da bagnato.

 


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ALVARO BAUTISTA (7°)
“Abbiamo affrontato una gara imprevedibile: questa mattina non sapevamo in quali condizioni avremmo corso, poi la pista si è asciugata e così siamo partiti tutti con la moto da asciutto. Ad essere sincero mi sono trovato abbastanza a mio agio: c’era un maggior grip sulla pista, anche se ho avvertito comunque gli stessi problemi avuti nelle prove. Ho potuto lottare nel secondo gruppo di piloti alla ricerca della quinta posizione, dopodiché ha iniziato a piovere così ho continuato con cautela, finché non si è reso necessario il cambio moto quando la pioggia si è intensificata. Purtroppo nel primo giro con la moto da bagnato ho avuto un problema di vibrazioni ai freni che mi ha costretto ad andare largo in una curva e a perdere tempo: peccato, perché alla fine ero vicinissimo alla quinta posizione e se ci fosse stato un altro giro, o anche soltanto qualche curva in più, penso che avrei potuto superare Smith e Pol Espargarò”.

 


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SCOTT REDDING (10°)
“All’inizio della gara mi sentivo a mio agio, anche se a un certo punto la gomma posteriore ha iniziato a scivolare e quando è iniziato a piovere non avevo assolutamente più edge grip in ingresso curva. In più, mi sono trovato a passare per la prima volta dall’asciutto al bagnato con una MotoGP e non è stato facile scegliere il momento giusto per cambiare moto; tutto sommato, comunque, credo di essere entrato in pit lane al momento giusto, forse soltanto un giro troppo tardi. Non sono deluso del risultato, ma neanche contento: nella prima parte della corsa mi sentivo bene ed ero primo tra le Honda in configurazione Open, prima della pioggia, che non avevamo previsto… In ogni caso, credo che saremo in grado di tornare competitivi dopo queste ultime due gare un po’ sottotono”.

 


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FAUSTO GRESINI
“Sull’asciutto Bautista stava tenendo un buon ritmo, poi l’arrivo della pioggia ha cambiato le carte in tavola: quando è salito sulla moto da bagnato purtroppo Alvaro è stato rallentato inizialmente da un problema di vibrazioni ai freni, perdendo terreno. In seguito la situazione è migliorata, ma ormai mancavano soltanto pochi giri al traguardo e non è stato possibile agguantare una posizione migliore. Scott ha corso una gara discreta, anche se con lui non siamo riusciti a centrare l’obiettivo, che era quello di primeggiare tra le Honda in configurazione Open”.