Baz: “Sono da sempre un pilota ‘da domenica’ ”

timthumb.big

Il francese si apre con motogp.com parlando dei suoi progressi e della sfida nella categoria Open.

Hai dimostrato grandi progressi tra la qualifica e la gara. Cosa ti rallenta nelle Q1? Cosa accade poi in gara?

Il punto è che, da sempre, sono stato un pilota ‘da domenica’, piuttosto che da venerdì o sabato. Anche in Superbike ho lavorato per arrivare a un buon livello; mi sento più ‘comodo’ in gara che in qualifica e lo vedo anche qui in MotoGP™. Ma sto provando a migliorarmi in prova. La gara è il momento del weekend in cui mi sento meglio, vado sempre forte al primo giro e quando arrivo a prendere un ritmo lo mantengo sino alla fine.

Finora il tuo miglio piazzamento è stato un 12º posto. Qual è il tuo obiettivo stagionale?

Per il momento l’obiettivo è provare ad andare a punti come abbiamo fatto da Le Mans in poi e provare a vincere più gare ‘Open’ possibili. Al momento siamo a 3 punti dal primo polita della categoria: proveremo a scavalcarlo alla prima occasione, anche se non sarà facile. Tanti vanno forte, anche Stefan [Bradl] ha trovato il passo giusto con questa moto. Io voglio stare davanti!

Al Mugello sei stato il miglior pilota Open, ma in Catalunya il tuo compagno di squadra Bradl ha fatto meglio. Come mai?

Abbiamo fatto fatica con la moto per tutto il weekend; sin dalle FP1, in cui ero molto forte, non siamo però riusciti a risolvere quei problemi che ci siamo portati dietro fino in gara. Siamo stati alle prese con il chattering all’anteriore e col grip al posteriore, senza mai trovare una soluzione, come accaduto tra l’altro anche a Jerez. Alla fine sono riuscito a prendere tre punti, quindi non è andata proprio male, speriamo ad Assen di riuscire a tornar davanti, magari lottando con Stefan.

Su quale aspetto della tua moto vi dovete concentrare? Quanto margine avete ancora da tirar fuori?

Avevamo un bel po’ di cose in programma, in primis per risolvere il chattering, ma ho fatto un errore dopo quattro curve che ero uscito in pista. Abbiamo perso un’oretta per tornare in pista e una volta a posto, è arrivata la pioggia. Non siamo riusciti a fare tanti giri, né a provare quello che avevamo portato qui.

Che giudizio puoi darci della Yamaha Forward e a quale tracciato sei più affezionato?

La moto va bene, il setting è quasi a posto. Abbiamo un’elettronica Open e dobbiamo lavorare tanto. Abbiamo tanto margine, perché adesso ho iniziato a divertirmi sulla moto. Sicuramente a Assen andrà meglio, perché la pista mi piace e sono andato forte anche in Superbike. Ma aspetto anche Silverstone o Phillip Island, che è un po’ come la mia ‘seconda casa’: lì ho ottenuto il miglior risultato della mia carriera, vincendo ben 2 gare.

Fonte: motogp.com