Blancpain Endurance Series a Monza: quasi una festa delle debuttanti nel nome di Lamborghini

di Maurizio Quarta

Ottimo avvio del calendario 2015 di Monza con la prima gara del campionato Blancpain Endurance Series, con oltre 20.000 presenze e una crescita del 10% rispetto alla già positiva manifestazione dello scorso anno.

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Il trofeo Blancpain, per quanto giovane – nasce infatti sotto questa veste nel 2011 – raccoglie in realtà l’eredità dei campionati FIA GT e FIA GT1: nel 2010, quando venne lanciato, il campionato FIA GT1 si impose come un fatto storico nel motorismo sportivo, con sei case di prestigio al via (Aston Martin, Corvette, Ford, Lamborghini, Maserati e Nissan), ciascuna rappresentata da due team composti ciascuno da due vetture. Tra i piloti, ben nove ex piloti di F1.
La formula, che prevedeva due gare sprint di un’ora, lasciava però vuoto un’importante spazio, quello di un campionato endurance, per l’appunto il Blancpain, il cui fulcro è la Total 24 Hours di Spa, cui le 3 Ore di Monza sono un degno corollario.

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Per mantenere insieme le due anime, il trofeo si è quindi articolato sulle Endurance Series (5 gare di 3 ore oltre alla 24 Ore sulla pista delle Ardenne), con la gara italiana che si disputa a Monza, e sulle Sprint Series (7 gare di 1 ora), con la gara italiana che si disputa a Misano.
In un contesto in cui la crisi vedere costantemente ridursi il numero di partecipanti alle competizioni motoristiche, le Blancpain Series sembrano andare sempre più controcorrente: dopo i numero record del 2013 e 2014, a Monza erano al via 59 vetture, divise nelle tre classi PRO, PRO AM, e AM Cup.
Lo scorso anno le medie dell’intero campionato erano già impressionanti: 45 vetture al via in rappresentanza di 11 case costruttrici
I nomi in griglia sono grandi e di assoluto prestigio e richiamo: McLaren (vincitrice e terza piazzata a Monza lo scorso anno), Mercedes, Audi, Bentley, Aston Martin, Nissan, Ferrari, BMW, Jaguar, Porsche e Lamborghini. Quest’ultima ha battezzato agonisticamente a Monza Lamborghini Huracan Gt3. Non solo: a far bella mostra di sé nel paddock, l’ultima nata della casa emiliana, la Lamborghini Aventador 750 LP-4 Superveloce, recentemente presentata in anteprima mondiale a Ginevra e in Italia ad Autoclassica a Milano.

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Lamborghini è stata sicuramente la presenza dominante del weekend sulla pista brianzola: infatti, in abbinata alle gare delle Blancpain Series e della Formula Renault 2.0 NEC, grande interesse ed emozioni ha destato il Supertrofeo Lamborghini, che ha portato in pista 27 vetture. Si tratta di un campionato monomarca, articolato su 6 eventi (ogni evento si compone di due gare che a Monza erano di 50 minuti ciascuna), 5 dei quali abbinati alle Blancpain Series, con esclusione delle finali che si svolgeranno a Sebring negli USA.

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E Lamborghini è stato il “teorico” vincitore in pista delle Endurance Series, l’equipaggio numero 19 di Babini-Palmer- Moul, primo al traguardo con la neo-battezzata Huracan Gt3.
Teorico in quanto la vettura è stata squalificata dopo l’arrivo per un’ irregolarità tecnica relativa alla colonnina per il rifornimento. Come da prassi è stato presentato appello e il risultato è quindi ancora sub judice.
Attenendoci al risultato in pista, dopo la Huracan hanno tagliato il traguardo la Ferrari 458 Italia numero 333 pilotata dal binomio austro-russo Siedler-Salikhov e l’Audi R8 LMS Ultra numero 1 di Vanthoor-Frijins-Verney, protagonista di una entusiasmante rimonta.

Foto di Maurizio Quarta