L’autodromo brianzolo ha ospitato per tre giornate NEXT 100 Festival, l’evento ideato dal gruppo bavarese per per celebrare in abbinata sia il centenario del Gruppo che i 50 anni di presenza in Italia.
Ingente lo sforzo creativo e realizzativo e lo spiegamento di mezzi:
• 46.000 metri quadrati di area espositiva nelle zone del paddock e dei box
• Oltre 300 mezzi prodotti dal gruppo BMW in esposizione: per la prima volta tutti i marchi sono stati radunati in un unico evento: BMW, BMW Motorrad, MINI e Rolls-Royce
• Si è trattato della prima grande esposizione esterna di vetture storiche del Museo BMW
• Per la prima volta si è dato vita ad un evento multitarget, capace di mixare spettacolo ed esibizioni, vendita, test drive, raduni, attività di responsabilità sociale d’impresa, workshop tecnici, competizioni
E grandi i risultati come testimoniano i numeri:
• Oltre 40.000 i visitatori
• Oltre 4 mila test drive della gamma auto e moto (alcuni hanno anche percorso un tratto della storica Sopraelevata da non molto rimessa a nuovo)
• Oltre 6 mila i bambini coinvolti nelle attività del BMW Family and Kids Tour, che in collaborazione con la Polizia Stradale hanno trasmesso ai bambini le prime nozioni di sicurezza stradale
• Quasi 5 mila le visite al box di SpecialMente per conoscere le attività di responsabilità sociale di BMW Italia e le iniziative ivi ospitate (SciAbile, Dynamo Camp, Save the Children, iFoodies)
• Oltre 2 mila i motociclisti BMW arrivati e oltre 350 gli appassionati del Federclub MINI Italia e 250 del BMW Autoclub Italia che si sono ritrovati in autodromo
• 1.6 milioni di persone raggiunte sui social durante la kermesse e oltre 400 i contenuti caricati
• 40mila le interazioni degli appassionati sulle piattaforme online
• Oltre 240.000 le visualizzazioni del BMW NEXT 100 Wall, anche fisicamente presente in autodromo, sorta di grande bacheca su cui le persone erano invitate a rispondere alla domanda “Cosa porteresti nei prossimi 100 anni?”
BMW è anche un marchio da corsa: gli appassionati hanno potuto ammirare alcuni esemplari molto rari nel paddock (tra gli altri: la HH 49 Formel 2 Rennwagen del 1949, la BMW 700 RS del 1961, la Brabham BMW BT7 Rekordwagen del 1965, la BMW 2002 TI Rallyeversion del 1969, la Dornier BMW F 270 del 1970), mentre domenica alcune delle auto più significative sono state guidate in pista da alcuni tra i più noti piloti del periodo (Bruno Giacomelli, Marc Surer, Riccardo Patrese, Nelson Piquet Jr., Pedro Piquet, Johnny Cecotto, Pierluigi Martini, Roberto Ravaglia e Siegfried Stohr).
Una menzione a parte merita l’attenzione dedicata da BMW al lato social non solo dell’evento, ma anche di tutta la strategia di comunicazione del gruppo che ha visto quest’anno il suo culmine nell’attribuzione alla casa bavarese del titolo di “Superbrand dell’anno” in Italia nel 2016,
Un team di ben 15 persone è stato impegnato a raccogliere, condividere e raccontare tutto quanto accadeva a Monza (immagini, video, commenti) diffondendoli attraverso tutti i canali del brand BMW da Facebook ad Instagram, da Youtube al nuovo blog BMW News,
Oltre 350.000 visite ha registrato Next100 Wall, la piattaforma creata per lasciare un pensiero sul futuro che ha raccolto quasi 500 tra immagini, video e testimonianze da custodire per i prossimi 100 anni.
Il tutto è andato in diretta social durante i tre giorni dell’evento, inclusa la conferenza stampa di Alex Zanardi che ha celerato gli allori, due ori e un argento, ottenuti ai Paralimpycs di Rio.
E’ stata predisposta anche una Social Car, all’interno della quale gli ospiti hanno potuto lasciare il loro contributo immediatamente postao su Twitter.
Occupandoci soprattutto di motorsport, vogliamo anche noi rendere onore all’evento e alla casa bavarese, con un augurio e un tributo sintetizzati in una foto scattata esattamente 10 anni fa nella pit lane di Monza.
L’augurio: quello di rivedere il marchio BMW sui circuiti di F1 per rinverdire un passato abbastanza lungo e significativo: la casa bavarese è stata infatti fornitore di motori dal 1982 al 1987 e poi dal 2000 al 2009 (dal 2000 al 2005 con Williams), mentre dal 2006 al 2009 è stata direttamente presente come BMW Sauber, per un totale di 33 pole e 20 vittorie. Un piccolo neo notato da diversi appassionati (quasi tutti over 40): la mancanza di una BMW Sauber nel parco espositivo.
Il tributo è a Robert Kubica, grande pilota dal grande futuro (all’epoca si è lungamente parlato di lui per un posto in Ferrari) sbocciato a metà a causa di un incidente nei rally, unico vincitore dell’epoca BMW Sauber nel GP del Canada del 2008.
Quarta Maurizio