La Yamaha torna a vincere alla leggendaria competizione delle due ruote. Casey Stoner invece è caduto dopo cinque giri.
Era tornata per vincere e ce l’ha fatta. Correva l’anno 2002 l’ultima volta che la Yamaha aveva schierato un team ufficiale per la 8 Ore di Suzuka ed era ancora più lontano l’ultima vittoria del 1996 quando, Noriyuki Haga e Colin Edwards permisero alla casa di Iwata di iridarsi vincitrice alla storica gara.
Per il 2015 la casa nipponica ha schierato: Bradley Smith, Pol Espargaró e Katsuyuki Nakasuga, un team di tre piloti che hanno debuttato alla 8 Ore portando a casa la vittoria.
Durante le prove Espargaró aveva registrato un tempo di 2’06″000, stabilendo il nuovo record della pista e Nakasuga aveva confermato il potenziale della YZF-R1F con il secondo posto in qualifica.
Dopo una prova di otto ore e cinque interventi della Safety Car, il team Yamaha Factory si è iridato vincitore con 204 giri. Smith ha avuto l’onore di compire l’ultima parte di gara prima di ritrovare i suoi compagni di squadra sul podio.
Takumi Takahashi, già in testa alla competizione, era rientrato per dare il cambio al suo team-mate, Casey Stoner. Un ritorno attesissimo quello dell’australiano che però è durato appena cinque giri. Un blocco alla manipola dell’acceleratore non ha permesso al due volte Campione del Mondo di MotoGP™ di ridurre la velocità, così ha perso il controllo della moto rompendosi la scapola desta e la tibia sinistra. Una caduta spettacolare in cui è dovuta intervenire, per la prima volta durante la giornata, la Safety Car.
Ma per gli altri piloti la gara continuava. Bradley Smith ha duellato a lungo con l’australiano Josh Hook (F.C.C TSR Honda), compagno di squadra di Dominique Aegerter, i due si sono contesi a lungo la prima posizione; una battaglia in cui la Yamaha ha visto aumentare il vantaggio. Alla fine della gara il team FCC TSR, in cui hanno corso lo svizzero, pilota della Moto2™, Aegerter con Josh Hook e Kyle Smit, hanno ottenuto la seconda piazza e il Team Kagayama ha completato il podio davanti al Team SERT.
Alla fine dell’edizione 2015 la Bridgestone ottiene la sesta vittoria consecutiva alla 8 Ore di Suzuka con delle gomme prototipo preparate appositamente per le prove di resistenza.
Il team dell’iconico pilota della MotoGP™ Broc Parkes, lo YART, è stato tra i primi ad abbandonare la gara per dei problemi tecnici. Toni Elias ha finito 14° con la sua squadra, il TOMO Racing, sur Moriwaki, mentre Azlan Shah ha finito in 18a posizione.
Fonte: motogp.com