La vittoria di Lewis Hamilton sulla pista di Sochi nel Gran Premio della Russia ha consegnato alla Mercedes il secondo titolo mondiale di F. 1, nonostante la battuta a vuoto di Nico Rosberg costretto al ritiro per un problema all’acceleratore. Per l’assegnazione del titolo piloti non si dovrebbe attendere a lungo e già il prossimo Gran Premio a Austin potrebbe essere decisivo per la certezza matematica del titolo iridato a Lewis Hamilton, il terzo per il campione inglese, che ha conquistato finora 306 punti contro i 236 di Sebastian Vettel e i 229 di Nico Rosberg.
Vettel è stato grande protagonista della corsa fino alla piazza d’onore raggiunta dopo una partenza non brillantissima e una bella rimonta, complice anche l’uscita di scena di Rosberg. Per il pilota tedesco della Ferrari questo risultato vale anche il secondo posto nel Mondiale, traguardo insperato qualche mese fa all’inizio del campionato.
Un po’ a sorpresa il terzo posto è andato a Sergio Perez con la Force India, bravo ad approfittare della lotta tra finlandesi, Bottas e Raikkonen, per conquistare un prezioso posto sul podio. Ma i 30” di penalità inflitti dagli ufficiali di gara al ferrarista per il contatto con il connazionale sembrano una sanzione eccessiva. Raikkonen, relegato all’ottavo posto della classifica, è stato protagonista di grandi duelli, oltre che con Bottas, con il compagno di squadra Vettel nei primi giri della corsa dopo, finalmente, una bella partenza.
Quarto posto finale per Felipe Massa davanti a Daniil Kvyat, che correva in casa e non ha deluso. Come Felipe Nasr che ha conquistato punti pesanti per la Sauber e come Pastor Maldonado che riesce a vedere la bandiera a scacchi.
Non è stato particolarmente brillante il 250esimo Gran Premio di Fernando Alonso che ha concluso alle spalle del compagno di squadra Jenson Button all’ultimo posto della zona punti. In due raccolgono 3 punti, risultato non abituale per la McLaren-Honda.
Il commento di Sebastian Vettel: “Nel complesso sono molto felice. E’ stata una giornata fantastica, una grande gara, mi sentivo veramente bene in macchina. Sono davvero molto contento anche per la squadra, hanno fatto tutti un ottimo lavoro, dopo la poca pratica fatta nei giorni scorsi. La mia partenza non era andata bene e all’inizio ho sofferto un po’, ma man mano che la gara andava avanti ho lottato per risalire. Dopo la safety car sono riuscito a superare Kimi e ho potuto dare la caccia alla Williams. Per quanto riguarda la battaglia fra compagni di squadra, credo che l’abbiamo apprezzata entrambi e che sia stato giusto lasciare che lottassimo: eravamo nelle prime fasi di gara e il pubblico si è divertito. Alla fine ho solo badato a finire la mia gara. Lewis ha meritato la vittoria, ma credo che siamo stati più vicini di quanto qualcuno si sarebbe aspettato”.
Kimi Raikkonen ha spiegato così il contatto con Bottas: “Per tutta la gara la mia vettura si è comportata bene, soprattutto dopo il pit-stop, ma poi sono rimasto bloccato nel traffico dietro ad altre vetture e superare non era facile, mi mancava un po’ di velocità sul dritto. Ho provato a passare Valtteri nello stesso punto in cui ero riuscito in precedenza, perché dopo aver affrontato bene la curva 3 in quella successiva c’era abbastanza spazio. Non so se lui non si aspettava che lo attaccassi lì o se non mi ha visto, ma a quel punto non c’era più modo di tornare indietro. Ho cercato di sterzare verso l’interno più che potevo, ma non c’era spazio e alla fine ci siamo toccati. Certamente è stato spiacevole sia per noi che per loro, nessuno vorrebbe avere incidenti, ma fa parte delle corse. E’ davvero un peccato, perché credo che la mia manovra fosse ispirata da una buona occasione e non qualcosa di folle”
(gianni cattaneo)