La Scuderia Ferrari e il team di Kaspersky Motorsport hanno offerto ai tifosi italiani uno spettacolo di cui raramente è possibile godere: una vettura di Formula 1 correre e fare funambolismi sul ghiaccio. E’ successo nei giorni scorsi a Livigno, una delle più note stazioni invernali dell’arco alpino, dove Giancarlo Fisichella ha dato sfoggio della versatilità e della manovrabilità delle Formula 1 odierne sulla pista di neve e ghiaccio accuratamente preparata nel centro cittadino.
Per il pilota italiano, da anni nell’orbita Ferrari per cui ha anche corso alcuni gran premi qualche anno addietro, si è trattato della “realizzazione di un sogno a lungo coltivato”.
Il prestigioso evento ha fatto da apripista (parlano di neve, il termine è d’obbligo) all’evento “Kaspersky Snow Driving Experience” del giorno successivo, in cui Antonio Fuoco, partecipante al programma Ferrari Driver Academy (FDA) e Alexander Moiseev, Managing Director of Kaspersky Lab Europe e a sua volta pilota parte del team Kaspersky Motorsport , hanno “insegnato” agli ospiti presenti e mostrato al pubblico tecniche di guida sicura su neve e ghiaccio, al volante di una Maserati Ghibli. Abbiamo avuto l’occasione di poter testare la vettura del Tridente avendo alternativamente al fianco, in qualità di istruttori di eccezione, Fuoco e Moiseev: l’ auto, importante e imponente, di stazza e peso notevole, si è dimostrata in realtà maneggevole e guidabile nel percorso di slalom su una pista più innevata che ghiacciata, seguendo le loro precise istruzioni sui momenti in cui dare gas, in cui toccare leggermente il pedale del freno e “buttare” la macchina in curva.
E’ stata un’occasione per approfondire la conoscenza di FDA attraverso l’esperienza di Antonio Fuoco, e delle strategie di Kaspersky attraverso le parole di Alexander Moiseev.
Fuoco, classe 1996, perito meccanico per ora mancato (ha lasciato gli studi due anni fa) è da tre anni entrato a far parte del programma FDA, dopo aver ottenuto lusinghieri risultati in KF2 e nei test della Formula Abarth. Ha vinto il campionato Formula Renault 2.0 Alps nel 2013 e si è poi piazzato al quinto posto nel campionato FIA Formula 3. Quest’anno correrà nel GP3 con il team Trident.
Dalle sue parole emerge il lavoro a tutto tondo che FDA fa sui piloti da lei ritenuti emergenti: tantissimo training fisico e mentale ogni giorno, accompagnato da lunghe sessioni al simulatore, per arrivare a formare l’uomo ancor prima del pilota. Al collega tedesco che gli chiede se nel prossimo futuro si vede come terzo pilota della Rossa, ovvio che non possa rispondere, anche se gli brillano gli occhi, ripensando magari ai momenti dell’esordio sulla F1 di Maranello nei test sul circuito austriaco di Spielberg dello scorso anno. Che abbia talento, lo testimonia anche il fatto di essere stato inserito da Kaspersky nel progetto Motorsport.
Alexander Moiseev è un interessante esempio di manager pilota, con le due passioni che si fondono e si intrecciano per dare vita a eventi come quello organizzato a Livigno. Pilota nel Ferrari Challenge Europe, dove ha ottenuto il terzo posto nel 2011 in Coppa Shell, alla guida della F458 negli eventi cittadini di Mosca, Rotterdam Gerusalemme, corre dallo scorso anno nelle Blancpain Endurance Series, che anche quest’anno faranno tappa a Monza. Ma soprattutto è alla guida delle operazioni di Kaspersky in Europa, dopo aver guidato per alcuni anni quelle italiane.
Dalla conversazione con Moiseev, emerge un rapporto di vera e propria partnership con Maranello che va ben al di là di una normale operazione di sponsorizzazione.
Perché dunque Ferrari? In prima Battuta, per la visibilità che solo la F1 è capace di dare e che, all’interno della stessa F1, solo Ferrari ha. “Dopo ogni gara, cosa si chiede in fondo la gente? Perché la Ferrari ha vinto? E se perde: perché la Ferrari ha perso”. Ovvero: la Rossa fa sempre notizia.
Visibilità a parte, le due aziende condividono alcuni valori fondanti: il gusto per l’eccellenza e la ricerca costante del successo (“non ci interessa tanto essere il numero 1, quanto realizzare i prodotti e le soluzioni migliori”), la passione per l’innovazione e la tecnologia, oltre alla predilezione per rapporti di partnership duraturi e mutuamente profittevoli. Non va dimenticato che la partnership tra Kasperky Lab e Ferrari è iniziata nel 2010 per proseguire, con un accordo rinnovato lo scorso anno, fino al 2021.
Dalla soddisfazione per il rapporto con Ferrari, prende le mosse il progetto Kaspersky Motorsport, che rappresenta una sorta di marchio ombrello sotto il quale vengono gestite tutte le attività legate al motorismo sportivo: la partecipazione al già citato campionato Blanpain; il supporto ai giovani talenti come Antonio Fuoco e il progetto, sicuramente più affine al DNA di Kaspersky, di sviluppare protocolli per proteggere le vetture da minacce informatiche.
Nell’ottica di Kaspersky, una vettura è una rete locale composta da piccoli computer tra loro interconnessi, che richiedono la stessa protezione di una rete aziendale, quale quella della stessa Ferrari e di altri clienti corporate per cui sviluppa sistemi di difesa cibernetica. Non esiste oggi una piattaforma IT in grado di offrire una soluzione unica: è questa la direzione in cui Kaspersky Lab sta oggi lavorando, usando un GT simulator negli uffici di Londra per capire come lavora la telemetria, facendo il reverse engineering di diverse vetture dialogando con vari produttori di automobili.
Maurizio Quarta
Foto di Fisichella sulla F1:credit Kaspersky