I GP secondo Giancarlo – Il GP del Qatar dovrebbe far riflettere la F1 …

Commenti e opinioni di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta

Con il  Gran Premio del Qatar, continuano gli appuntamenti con la rubrica che ospiterà per tutto l’arco della stagione sportiva della F1 i commenti, di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta al termine di ogni gran premio. Ringraziamo Giancarlo per la  solita grande disponibilità a condividere il suo pensiero, sempre molto apprezzato dai lettori.

 

 

 

Il GP del Qatar ha suscitato in te non poche perplessità alla luce delle tue esperienze alla guida del team Minardi e oggi del circuito di Imola …

Esatto: la Formula 1 dovrebbe essere la massima espressione del Motorsport, ma sta perdendo decisamente dei colpi.

 

Partiamo dalle numerose critiche piovute sui commissari per il superamento dei track limit

Abbiamo vissuto un fine settimana intenso fortemente caratterizzato e condizionato dalle penalità per il superamento dei track limit, a cui si è aggiunto anche l’aggravante sicurezza legato ai cordoli.

Ho avuto l’impressione che il problema del superamento dei track limits sia dovuto ad un layout della pista, e delle curve, non ottimale che induce i piloti a commettere l’errore. Le penalità sono state veramente tante, assegnate quasi a tutti i piloti.

 

Non solo …

Per di più si è aggiunto il problema legato ai cordoli. Tutti questi aspetti sarebbero da valutare molto attentamente prima de rilascio dell’omologazione.

Siamo alla presenta di una pista che dovrà essere sottoposta ad un’attenta analisi.

 

… e con in più un’aggravante per lo stress fisico imposto ai piloti …

Parliamo sempre tantissimo di sicurezza e poi si costringono i piloti ad effettuare anche quattro soste, percorrendo quattro stint da qualifica come dimostra il miglior crono di Verstappen appena più lento di un secondo scarso rispetto alla pole position. Tutto questo va contro la sicurezza dei piloti stessi che sono arrivati al traguardo stravolti. Sargeant, ad esempio, non ha retto. Da un lato è stato corretto imporre il numero massimo di giri per ciascuna gomma per evitare eventi spiacevoli, ma dall’altra si è creata comunque una situazione di pericolo. Questo non va bene.

 

Lasciamo la pista e veniamo alla corsa …

Non è certamente una sorpresa, ma Max Verstappen si è aggiudicato il terzo mondiale consecutivo entrando di diritto tra i grandi della storia.

 

La sorpresa più importante?

Analizzando i risultati della pista, i complimenti sono tutti per Oscar Piastri, vincitore della sprint race e ottimo secondo nel GP, davanti al compagno Norris. Non sembrava assolutamente un rookie. Non ha commesso la minima sbavatura nonostante non avesse mai corso su questa pista. La McLaren si conferma in grande spolvero e si appresa a sopravanzare l’Aston Martin in classifica.

 

Ha ben impressionato anche il “solito” George Russell …

Molto bravo anche George Russell. Da ultimo a quarto davanti alla Ferrari di Leclerc.

 

… nonostante una leggerezza di Hamilton …

Come ha ammesso lo stesso Hamilton, il sette volte campione del mondo ha esagerato compromettendo in modo irreparabile la sua corsa. Era uno dei pochi con gomma soft e doveva velocemente recuperare, ma ha danneggiato anche il suo compagno che, comunque, è stato abilissimo a recuperare arrivando ai piedi del podio.

Ferrari sempre in mezzo al guado …

Fine settimana sofferto per Ferrari che ha corso la gara con una solo macchina, in seguito al problema di Sainz scoperto solamente ad un’ora dalla partenza. I regolamenti impongono di rifornire le vetture per la gara solamente in un determinato momento. A quel punto era troppo tardi per rimediare all’inconveniente sulla vettura di Sainz, accusato durante la sprint. Il distacco da Mercedes è leggermente aumentato.

 

Ma anche Aston Martin non riesce a riemergere …

Sottotono anche l’Aston Martin. Va bene che corre solamente con un pilota (Fernando Alonso), ma è una macchina non facile da guidare. L’errore commesso da Alonso lo conferma. Di fronte a questa McLaren, il quarto posto è a rischio.

 

E ora tutti al di là dell’Atlantico …

 

Foto 1- (Credit: Maurizio Quarta)