Imola 2021: il GP delle “prime volte” … a partire da Giancarlo Minardi

Di Maurizio Quarta

Il GP che si disputerà a Imola nel prossimo weekend non potrà purtroppo essere diverso da quello dello scorso anno in quanto sarà ancora a porte chiuse, ma verrà ricordato per aver ospitato al suo interno tante “prime volte”.

 

Prima volta sarà per Giancarlo Minardi in veste di padrone di casa, quale Presidente del consiglio di amministrazione di Formula Imola, società controllata da Conami (il consorzio pubblico tra 23 Comuni di cui di Imola ha la maggioranza assoluta). Per chi fosse interessato, ricordiamo l’intervista fatta a Minardi, e ad Aldo Costa (entrato come Consigliere) su queste pagine https://www.suissemotorsport.ch/imola-la-rinascita-parte-dalla-storia/

Abbiamo chiesto a Minardi di raccontarci quale effetto gli fa guidare un evento di cui in passato è stato tante volte attore; la sua risposta è stata molto laconica: “da quando mi sono insediato, è stato tutto talmente e troppo frenetico che le emozioni ho dovuto metterle da parte; è un lavoro difficile, pur potendo contare su una grande squadra … le mie sensazioni sono tutte in pista”.

E il pubblico? Minardi spera e conta di poterlo vedere almeno per la 200 Miglia Revival e per il 5° Historic Minardi Day …

 

Prima volta sarà anche per il sistema Italia: per anni ci siamo autoflagellati invidiando i francesi per la loro innata capacità di fare “marketing sistemico” e di promuovere il Made in France in qualunque modo e in qualunque sede ciò fosse possibile, pensando che non ne saremmo stati capaci.

Questa volta il sistema Italia sembra aver trovato la capacità di cambiare rotta, passo e approccio: per prima cosa, il GP di Imola non sarà più come in anni passati il GP di San Marino, bensì il Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, per affermare che il grande sport  può e deve diventare strumento di promozione dell’eccellenza italiana in generale e dell’automotive in particolare, specie per quanto concerne il ruolo che nel comparto automobilistico gioca l’Emilia Romagna con la sua Motor Valley.

 

In poche parole, una vetrina per portare il Made in Italy nel mondo, attraverso campagne social e digital, e con contenuti dedicati, che farà perno sui principali eventi motoristici che nel 2021 si svolgeranno lungo la via Emilia: la F1 a Imola, il MotoGP e la Superbike a Misano Adriatico, la Motor Valley Fest a  Modena.

Come ci diceva Giancarlo Minardi, “noi oggi partecipiamo come Emilia Romagna, un territorio che al suo interno ha tutto: la Motor Valley, turismo, cultura, gastronomia, etc…” e che ben rappresenta l’Italia, aggiungiamo noi.

 

Un’occasione di visibilità internazionale e di poter sfruttare, come ben evidenziato da Stefano Domenicali, imolese e neo-Presidente di Liberty Media che per la prima volta torna a casa in questa veste, “la grande opportunità di ciò che la F1 può fare per noi nel mondo”.

Opportunità che solo un grande gioco di squadra ha reso possibile, grazie all’accordo tra Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), l’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – e la Regione Emilia-Romagna.

L’iniziativa si collega idealmente al prossimo lancio della campagna straordinaria di comunicazione promossa dalla Farnesina fra le misure del Patto per l’Export, un programma dedicato al sostegno all’internazionalizzazione dei settori economici particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria globale.
Giova ricordare che il settore dell’automotive, trainante per il comparto della tecnologia, dell’innovazione e della manifattura italiana, ha registrato nel 2019 un fatturato di quasi 50 miliardi di euro e un export di oltre 21 miliardi. Solo in Emilia-Romagna, patria di Dallara, Ducati, Ferrari, Lamborghini, Maserati, Pagani (solo per citarne alcuni) conta oltre 16mila imprese con più di 66mila addetti.

Come dice  Manlio Di Stefano, Sottosegretario del MAECI, , “il  bello e ben fatto italiano va forte come una macchina da corsa … lo Stato deve aiutare a farla correre meglio”.

forse non è la prima volta, ma di sicuro una di quelle poche in cui la collaborazione tra pubblico e privato sta dando i suoi migliori frutti: senza la Motor Valley molto probabilmente tutto questo non sarebbe stato possibile, laddove Motor Valley non è un concetto astratto a beneficio della stampa e dell’opinione pubblica, bensì un’associazione di imprese private che rappresenta, come dice Stefano Bonaccini, Presidente  Regione Emilia-Romagna “un distretto senza eguali, che negli anni ha saputo saldare spirito imprenditoriale, creatività e capacità di innovazione, passione per i motori, caratteristiche che si ritrovano a pieno in marchi unici nel panorama internazionale, che qui hanno casa e radici.Quella dell’Emilia-Romagna è la vera Motor Valley mondiale.”

 

“Una delle poche filiere produttive – per dirla con le parole di  Carlo Maria Ferro, Presidente Ice, – che uniscono innovazione, digitale e sostenibilità con la tradizione dell’industria meccanica italiana nella ricerca di veicoli connessi, intelligenti e eco-sostenibili e di nuovi modelli di mobilità”.

 

Secondo  Claudio Domenicali, Presidente Associazione Motor Valley e CEO di Ducati, “Motor Valley rappresenta l’eccellenza del Made in Italy nella filiera automotive e industriale. L’associazione è un progetto che mostra la capacità di un territorio di fare rete e valorizzare le peculiarità che lo contraddistinguono a livello internazionale. Ogni brand è dotato di proprie specificità con in comune una grande passione per competizioni, tecnologia, innovazione e amore per il design. Facendo leva su questi punti di forza dobbiamo essere in grado di formare talenti capaci di cavalcare i cambiamenti tecnologici in atto: MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna che riunisce i principali atenei dell’Emilia-Romagna e i brand di Motor Valley è la dimostrazione migliore di ciò che siamo in grado di fare”. Un bell’esempio di give back da parte di riceve anche molto da questo territorio.

 

Da più parti è stato richiamato il tema della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente: non a caso il GP quasi certamente sarà la prima volta per l’autodromo del Santerno per potersi fregiare della stella che la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) attribuisce per certificare i circuiti di tutto il mondo virtuosi da questo punto di vista (attualmente, nel mondo ci sono solamente tre autodromi con tre ‘stelle’: Catalunya, Mugello e Le Castellet).

E sul tema, Minardi ci ricordava come Valeria Vignali, professoressa dell’Università di Bologna e componente del CdA del Con.Ami, abbia lanciato, in collaborazione con il Comune, l’iniziativa di una tesi di laurea sul tema della gestione sostenibile degli eventi dell’autodromo.

 

Per la prima volta sarà lo spumante Ferrari di Trento ad innaffiare piloti e autorità sul podio di Imola come brindisi ufficiale della F1: per l’occasione sono state realizzate delle speciali bottiglie di Ferrari Brut formato Jeroboam personalizzate da un’etichetta dedicata che, nel caso di Imola, riporta il tracciato della corsa.

 

Sintesi visuale e ideale del tutto il poster ufficiale dell’evento, ideato da Drudi Performance, che rende omaggio all’Emilia-Romagna e al Made in Italy utilizzando, per dirla con le parole di Aldo Drudi,linee sinuose sinonimo dello stile di vita della mia Regione e ancor di più del mio Paese, … traiettorie, colline, sole e mare”.

Poster che, a sancire l’unione di forze e di intenti e il gioco di squadra del sistema Italia, è stato firmato da Stefano Bonaccini e dal Sottosegretario Di Stefano.

 

Chiudiamo con le parole di Giancarlo MinardiIMOLA IS BACK!”, che consentono ad Angelo Sticchi Damiani, Presidente di ACI, di ostentare con orgoglio i quattro eventi mondiali che l’Italia ha appena iniziato ad ospitare (l’appena disputata Formula E a Roma-Eur, Imola, il Rally Mondiale in Sardegna a giugno e il GP di F1 a Monza di settembre). Che potrebbero benissimo diventare cinque stante l’ipotesi che a Monza di corra una tappa del WRC come lo scorso anno.