Finalmente ci siamo. Dopo una primavera travagliata dovuta prima al dove essere rimandata dalla data di origine in marzo per via del maltempo e nei giorni appena scorsi passati nel dover rivisitare il programma causa la concomitanza con il referendum, la IV Coppa Liburna, in programma venerdì 6 giugno è pronta a lanciare le sfide.
La competizione organizzata dalla Scuderia Falesia in collaborazione con l’Automobile Club Livorno, valida per il Campionato Italiano Rally di Regolarità Auto storiche – di cui sarà il quarto appuntamento (valido solo per la categoria “50”) e come prima per il Campionato Italiano per energie alternative, avrà il proprio programma diluito nella sola intera giornata di venerdì, con le verifiche previste dalle 08:30 alle 12:30 e al pomeriggio partirà la competizione dalle ore 15:15 mentre l’arrivo sarà alle 21:11.
Il quartier generale sarà a Castagneto Carducci, alla Locanda “Menabuoi” e saranno al via diversi tra i migliori “regolaristi” italiani, insieme a coloro che parteciperanno alla gara “green”.
Diversi i “nomi” al via, con vetture che partono dagli anni sessanta e modelli che hanno fatto la storia sportiva e anche industriale, tra i quali spicca quello di Maurizio Verini, campione italiano rally 1974 ed europeo nel 1975 e già vincitore della Coppa Liburna quando era un rally, nel 1974. Al via anche Aiolfi-De Marchi con una Peugeot 309 GTi 16V (1990), di sicuro tra i favoriti, poi il ligure Maurizio Gandolfo, con Scarcella su una Fiat Ritmo 130 Abarth del 1982 e prenotano il podio anche Tattini-Topi, secondi assoluti all’Elba Graffiti dello scorso settembre, con una Lancia Fulvia HF del 1972. Ma occhi puntati pure sui leader della classifica provvisoria, vale a dire Fiorese-Marcattilj, con una Porsche 911 del 1979, ma pure su Giorgio Onori, terzo nella generale con una Lancia Fulvia HF (1969), Mauro Ferranti con una Fiat 124 Spider del 1982, attualmente settimo.
GRANDE ATTESA PER LA GARA “GREEN”
Le sfide si svolgeranno sullo stesso tecnico e impegnativo tracciato della gara storica, e oltre a celebrare le tecnologie più all’avanguardia, l’evento offre una piattaforma per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della mobilità sostenibile ed in questa chiave di lettura una parte importante la faranno i concessionari auto, i quali schiereranno le loro “squadre ufficiali”, un’occasione unica per promuovere e far conoscere su un ampio territorio la qualità delle vetture che propongono.
Alla chiamata “green” della Scuderia Falesia hanno aderito in diversi, tra cui il Gruppo Scotti che si presenterà con due vetture di casa Toyota, una BZ4x elettrica e una CH-R ibrida, la prima assegnata al due volte Campione Europeo di Regolarità Paolo Marcattilj, affiancato da Francesco Giammarino. Fa poi notizia la concessionaria BiAuto di Firenze, che ha raccolto il guanto di sfida annunciando l’equipaggio ufficiale composto dai volterrani Pietro Gasparri e Alessio Baldasserini, forniti di una Kia Evo6 “full electric”, che tra l’altro utilizzeranno per l’intera stagione che prevede impegni internazionali. Al via, con una Renault Clio E-Tech ibrida, anche l’esperto e pluri-Campione italiano ed europeo Nicola Ventura.
SPORT E TERRITORIO, UN BINOMIO CHE GUARDA LONTANO
L’iniziativa della Scuderia Falesia, presieduta da Mauro Parra, con la collaborazione dell’ACI Livorno, proprietaria del “marchio” Coppa Liburna, offre di nuovo agli appassionati di auto storiche e in questo caso anche per chi competerà con una vettura “green”, un evento che oltre allo sport e alla mobilità ecosostenibile ed il conoscere la costa livornese, quella che guarda a sud, intrigante mèta turistica apprezzata anche all’estero. Si guarda, con la Coppa Liburna, all’accostamento “sport e territorio”, che appare oggi più che mai determinante, per promuovere i luoghi e le loro bellezze. Il valore che la Coppa Liburna riveste per il territorio, oltre ad essere una grande storia di sport e di costume, trova conferma sia dalla sinergia tra istituzioni e l’organizzazione, sia con dall’arrivo nelle zone della competizione di centinaia di persone al seguito dell’evento stesso, con evidente ricaduta di immagine ed economica per l’indotto ricettivo.
Foto Paolo Giaconi