Il panorama tecnico di brand schierati al via del Campionato Italiano riservato alle Turismo elaborate 2litri turbo continua ad arricchirsi con l’arrivo dell’ottavo marchio. E manca poco per conoscere pilota e squadra.
Cresce l’elenco di marchi che vedranno loro vetture al via del TCR Italy.
Dopo Alfa Romeo, Audi, Honda, Peugeot, Seat, Subaru e Volkswagen il Campionato Italiano riservato alla categoria Turismo da 2 litri turbo vedrà infatti l’arrivo anche della Opel Astra, la berlina già impegnata nella TCR International Series dove soprattutto quest’anno si è insediata nel fronte dei protagonisti.
La Opel Astra TCR si caratterizza per il motore 2.0 litri turbo 16 valvole, iniezione multipoint, da circa 350 CV e 420 Nm di coppia massima ed è dotata di cambio sequenziale a sei rapporti Sadev ed impianto frenante con dischi freni da 378 mm all’anteriore e 265 mm al posteriore.
“Rispetto al modello di serie – si legge nelle note ufficiali diramate lo scorso anno dalla Casa di Rüsselsheim – la larghezza di Opel Astra TCR è stata portata a 1.950 millimetri, il massimo concesso dal regolamento. Sono stati modificati anche paraurti, passaruota e pannelli laterali. Lo splitter anteriore e l’alettone posteriore sono fondamentali per creare deportanza e, secondo i regolamenti del TCR, devono essere componenti di serie, al fine di ridurre i costi. I costruttori non possono quindi modificare forma o finitura, ma possono adattare la posizione di montaggio. Sempre in base ai regolamenti, l’alettone posteriore non può sporgere dalla linea del tetto. Inoltre non può estendersi all’indietro per più di 1.050 millimetri dal centro del mozzo delle ruote posteriori”.
Proprio l’aerodinamica ha costituito l’ambito di sviluppo che ha beneficiato delle maggiori cure dei tecnici della Casa anche impiegando la galleria del vento dell’Università di Stoccarda.
“Su una macchina da corsa da oltre 300 CV e trazione anteriore, l’avantreno è una componente chiave – ha spiegato Dietmar Metrich, responsabile tecnico di Opel Motorsport – Tutte le forze longitudinali e laterali di una macchina TCR, come la frenata, l’accelerazione, ma anche la sterzata, riguardano le ruote anteriori. E questo non impatta solo sui tempi sul giro, ma anche sul rendimento degli pneumatici. La cosa importante è l’accurato bilanciamento di grip meccanico di telaio, ruote ed aerodinamica generata principalmente da alettone posteriore e splitter anteriore. Abbiamo lavorato prevalentemente sulla posizione dell’alettone posteriore, l’angolazione dello splitter anteriore e il design di passaruote e soglie laterali”.
Nei prossimi giorni saranno svelati pilota e squadra che porteranno la Opel Astra TCR al debutto nel Campionato Italiano.