Con 19 anni di esperienza nella MotoGP™ per Motorcycle News, in questa stagione la firma di Matthew Birt si unisce al team motogp.com
Il famoso rapper americano Jay-Z una volta cantava di avere 99 problemi. Il paddock della MotoGP ha uno solo: è il numero 99.
Recitando il ruolo dello spietato, Jorge Lorenzo al Mugello ha centrato la sua terza vittoria di fila, portandosi a ridosso del leader suo compago di squadra Valentino Rossi.
Nemmeno lo stesso maiorchino avrebbe potuto immaginare all’indomani dell’Argentina, dopo le prime tre gare senza un podio, di ritrovarsi in uno stato di forma che il 28enne ha raramente attraversato nella sua carriera.
Sul tracciato toscano ha dato un’altra dimostrazione di forza: aggressivo nel primo giro per arrivare subito davanti, poi una volta al comando incredibilmente veloce e infallibile nel tenere lontano e spiazzare gli avversari.
In alcune tornate ha girato anche 1” più rapido della concorrenza e già dopo un terzo di gara A volte era impossibile trovarlo nella stessa inquadratura dei suoi inseguitori.
Il ‘Martillo’ condotto tutti i 78 giri complessivi delle ultime tre gare, con la Yamaha vincitrice di nove degli ultimi 12 round; inoltre, la coppia Lorenzo-Rossi che si è aggiudicata esattamente la metà dei 18 podi del 2015.
L’introduzione in questa stagione del cambio seamless che includeva il downshift in scalata, ha reso la YZR-M1 molto più stabile in entrata di curva consentendo a Lorenzo di frenare 10 metri più avanti.
In questo modo lo spagnolo riesce a portare tutta la velocità in curva, aspetto che è da sempre il suo punto forte. L’abbondanza di curve veloci, in un tracciato come quello del Mugello è stato l’ideale per il suo stile di guida e il maiorchino l’ha sfruttato in pieno.
Ma non ha tutti convince il suo ’modus operandi’: le sue vittorie hanno tolto alle gare il brivido e l’emozioni degli ultimi giri, come quelle ottenute dal suo team-mate Rossi in Qatar e Argentina.
Nel caso di Lorenzo, si può stare solo dietro e ammirare tutto il talento e l’abilità: addirittura quando è veloce sembra lento, cavalca la sua YZR-M1 cavalcato con equilibrio e eleganza che pare stia andando a 50 km/h anziché 150 km/h.
Il prossimo round è previsto a Barcellona la prossima settimana: la sfida in Campionato tra Lorenzo e Rossi rievoca i ricordi del loro epico scontro dell’edizione del 2009.
Sei anni fa, Rossi prevalse in uno dei duelli più belli mai visti, con un sorpasso audace all’ultima curva che colpì come un pugno in faccia Lorenzo, il quale pensava di avere già vinto la gara.
Rossi adesso dovrà inventarsi un’altra manovra per impedire a Lorenzo di infilare la sua quarta vittoria consecutiva, per la prima volta in carriera.
Fonte: motogp.com