“Il migliore (calendario) degli ultimi anni” lo ha definito il presidente dell’Automobile Club Milano, Ivan Capelli.
Il calendario di Monza riprende pian piano ad assumere i connotati degli anni migliori: da più parti si evidenzia come, sotto il profilo sportivo, il Tempio della Velocità dovrebbe dare maggiore certezza al proprio calendario con manifestazioni di qualità nazionale ed internazionale, facendo attenzione a dare stabilità alle date per garantire la necessaria continuità al calendario stesso.
E come ottimo viatico, i test di fine marzo, “condivisi” tra ELMS (European Le Mans Series) e WEC hanno riscosso un grande successo di pubblico, con paddock e tribune piene anche nelle giornate infrasettimanali.
Scelta forse ardita quella di mettere in calendario due eventi così ravvicinati, oltretutto con i test dell’ELMS collocati in infrasettimanale al martedì e mercoledì: il ritorno di pubblico è stato anche superiore alle aspettative, complici sia la possibilità di accedere gratuitamente sia alle tribune che al paddock, sia la sessione in notturna del martedì, dove, per la cronaca, la velocità media più elevata è stata di oltre 214 km/h (registrata da James Allen su Oreca).
Nell’ELMS, che di fatto rappresenta la serie propedeutica al WEC, corrono tre categorie di vetture: i prototipi dell’LMP2 (riservata a team privati che utilizzano motori Gibson e telai Dallara, Onroak Automotive, Oreca e Riley Tech/Multimac) e della categoria LMP3 (con vetture motorizzate Nissan e telai e carrozzerie di vari produttori, in particolare Ligier e Norma) per finire con le Gran Turismo della categoria LMGTE derivate di vetture stradali di serie (es. Ferrari F488 e F458, Porsche 911, Aston Martin Vantage).
Numeri importanti in pista: 30 team di 13 nazioni (francesi soprattutto, ma anche tre italiani). 41 vetture (13 LMP2, 21 LMP3, 7 LMGTE) e 112 piloti provenienti da 24 Paesi.
Tra i piloti grande curiosità per Fabien Barthez, portiere francese campione del mondo nel team dell’ex-F1 Olivier Panis, e per i ben quattro componenti della famiglia Roda.
Premesso che sbilanciarsi eccessivamente nel commentare dei test rischia di portare a conclusioni affrettate, non conoscendo esattamente assetti e strategie di gestione delle diverse sessioni, sicuramente degne di nota sono state le prestazioni velocistiche delle LMP2, che, grazie alla nuova telaistica e a motori più potenti, hanno ampiamente superato il limite dei 300 km/h (la punta massima è stata registrata dall’australiano James Allen con la Oreca 07 del team Graff con 314.9 Km/h).
Il miglior tempo delle due giornate è stato ottenuto dalla Ligier JSP217 n. 28 del team Idec Sport Racing guidata dal francese Patrice Lafargue in 1:36.461 alla media di 216.2 Km/h. Seconda prestazione per la Oreca 07 del team G-Drive, staccata di 0.280, condotta dal messicano Memo Rojas. Terza un’altra Oreca 07 con il francese Enzo Guibbert (team Graf). Ottavo tempo per la Dallara P217 guidata dal danese Dennis Andersen.
Foto Suissemotorsport:Maurizio Quarta