Motorsport in evoluzione: in pista le auto guidate dall’AI

Intervista al promotore del campionato A2RL di Abu Dhabi

 

Di Maurizio Quarta

 

Anche il motorismo sportivo sta progressivamente diventando un terreno fertile per le applicazioni legate all’intelligenza artificiale: non solo per quanto riguarda la gestione delle corse dal muretto box o dai box remoti (come nel caso della F1), ma anche per quanto riguarda lo sviluppo delle competizioni tra vetture interamente guidate dall’AI senza alcun controllo umano. Un campionato significativamente interessante è A2RL nato ad Abu Dhabi. Abbiamo cercato di capirne i contenuti con Stephane Timpano, CEO di ASPIRE che del campionato A2RL è il promotore. Per meglio capire funzionamento e prospettive abbiamo chiesto un breve commento a Marko Bertogna, Team Principal del team di UNIMORE che partecipa al campionato e a Giancarlo Minardi, Presidente di Formula Imola.

 

Cominciamo da Stephane Timpano. ASPIRE è il promotore del campionato A2RL per auto a guida autonoma: qualche cenno sull’organizzazione e sui suoi obiettivi?

ASPIRE fa parte dell’Advanced Technology Research Council (ATRC) di Abu Dhabi, che opera come catalizzatore della Ricerca & Sviluppo degli Emirati Arabi Uniti su temi particolarmente innovativi e sfidanti. Agiamo come facilitatore tecnologico e stimoliamo l’innovazione con diversi mezzi. Un esempio sono le nostre “Grand Challenges” – competizioni uniche che aiutano a plasmare e accelerare la ricerca futura. Queste rispecchiano le sfide del mondo reale, portando a progressi pionieristici che faranno una differenza tangibile. Tra queste, spicca l’Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL), un’iniziativa di punta che spinge i confini della mobilità autonoma e promuove l’innovazione globale nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica.

 

Come ASPIRE supporta l’innovazione?

ASPIRE sta plasmando il futuro della tecnologia e rendendo possibili soluzioni tecnologiche innovative. Individuiamo problemi e sfide di grande impatto, rispondiamo all’evoluzione del settore industriale e delle dinamiche di mercato, supportiamo la ricerca e costruiamo la strategia di R&S e il patrimonio di  competenze avanzate necessario per  Abu Dhabi.

 

Siete anche investitori attivi in start-up tecnologiche…

La nostra società sorella VentureOne, il braccio commerciale dell’ATRC, collabora con altri partner e crea propri progetti, ma noi non investiamo al di fuori di questi parametri.

 

Quali sono i vostri piani internazionali? Specialmente per Europa e Italia?

A2RL è un campionato internazionale per vetture “spinte” dall’AI, che riunisce talenti di alto livello da tutto il mondo con l’obiettivo di spingere al limite l’intelligenza artificiale in ambienti impegnativi per trasformare il futuro della mobilità e della società.

Nell’aprile 2024, A2RL ha organizzato la sua prima gara ad Abu Dhabi, con otto squadre provenienti dalle migliori università e istituzioni che hanno gareggiato sul circuito Yas Marina di F1. Con 10.000 spettatori presenti e oltre 900.000 persone che hanno seguito la gara online, la prima stagione ha suscitato interesse ed entusiasmo per questo nuovo tipo di sport in cui si incontrano R&S e intrattenimento.

Stiamo ora preparando la seconda gara, con un massimo di 12 squadre, mentre nuovi team si uniscono da Francia e Giappone.

Abbiamo già completato una dimostrazione durante la gara finale della stagione al Suzuka SuperFormula in Giappone. Nei prossimi anni, puntiamo ad organizzare almeno una dimostrazione all’anno in nuovi circuiti, oltre a gare di diversi formati in molteplici circuiti in tutto il mondo, compresa l’Europa. Tuttavia, l’evento principale tornerà ad Abu Dhabi, la casa naturale di A2RL e delle corse AI.

 

Perché proprio le auto autonome?

L’autonomia e l’intelligenza artificiale (IA) rappresentano due delle frontiere più importanti della ricerca contemporanea. L’Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL) mira a spingere la ricerca in ambito autonomo e IA, per abilitare la mobilità del futuro, rendendola più sicura e performante. Il motorsport ha una consolidata storia di sviluppo rapido e di diffusione di tecnologie che passano dalla pista alla strada, e A2RL non fa in questo senso eccezione.
Le auto da corsa autonome sono anche la piattaforma ideale per mostrare le prestazioni di un’IA sportiva in un formato accessibile agli spettatori. Questo serve anche a ispirare le prossime generazioni, incoraggiandole ad intraprendere percorsi di studio e carriere in ambiti STEM. Dal 2025 in poi, questo concetto si espanderà ad altri mezzi di trasporto, inclusi droni e buggy.

Inizialmente avevate iniziato con l’IAC (il campionato internazionale sponsorizzato dalla Indiana Economic Development Corporation degli Stati Uniti, giusto? Perché la decisione di creare il campionato A2RL?

Il nostro interesse nel lanciare A2RL è nato dal desiderio di spingere al limite le corse autonome grazie a tecnologie avanzate di robotica e IA. Mentre Indy sfrutta un’eccellente piattaforma utilizzata nella serie di campionati IndyNXT, A2RL ha voluto adottare un approccio più ampio, sfruttando una piattaforma di alto livello come la Super Formula SF23, ampliando l’ambito delle gare oltre le auto, includendo ambienti diversificati come droni e buggy.

Allo stesso tempo, avevamo il forte desiderio di creare una comunità leader mondiale di innovatori in robotica e IA ad Abu Dhabi, per spingere i confini della mobilità autonoma, in un contesto inclusivo e non limitato solo alle università. Così, la creazione di una nuova organizzazione “più vicina a casa” e in linea con le nostre ambizioni è stata la scelta logica.

 

Quali sono gli elementi distintivi principali rispetto all’IAC? Le auto? Loro usano Indy, voi invece la Superformula giapponese.

Esattamente, A2RL utilizza l’auto da corsa Super Formula SF23. La SF23 è una piattaforma motoristica all’avanguardia – la più veloce auto da corsa sub-F1 attualmente in uso. Rappresenta l’ultima frontiera dell’ingegneria high-tech ed è stata sviluppata per offrire gare mozzafiato. Oltre alle sue prestazioni di livello mondiale, il design della carrozzeria include compositi in fibra di lino, un ulteriore esempio di come l’auto sia veramente innovativa e lungimirante.

 

In termini di organizzazione del campionato?

Per l’evento inaugurale nell’aprile 2024, A2RL ha seguito un formato di due giorni. Le qualifiche si sono svolte venerdì sera, offrendo a tutte le squadre la possibilità di far correre le proprie auto da corsa guidate da IA contro il tempo su un circuito con luce diurna. Sabato si sono poi svolte le sfide principali e la gara finale, con le quattro squadre più veloci che hanno accesso alla gara notturna davanti a migliaia di spettatori e a un vasto pubblico online. La seconda stagione, prevista per il 2025, continuerà a sviluppare i progressi fatti nel primo anno, spingendo la tecnologia IA al limite su vari circuiti iconici. Il formato di gara per la seconda stagione sarà annunciato dopo la sfida di qualificazione al simulatore nel mese di aprile.

 Per quanto riguarda invece i team partecipanti?

Le squadre che partecipano ad A2RL provengono da istituzioni accademiche e di ricerca di tutto il mondo, che gareggiano per un montepremi annuale di 2,25 milioni di dollari. Le squadre sono composte da persone con background diversificati, tutti uniti da un obiettivo comune: vincere! Nel 2024, abbiamo avuto rappresentanti di otto nazioni diverse, evidenziando come A2RL sia una serie veramente globale. Nel 2025 la partecipazione si è ulteriormente ampliata, con squadre provenienti da Francia e Giappone.

Forniamo supporto meccanico alle squadre, permettendo loro di concentrarsi sulla programmazione. Programmare, gestire e far correre un’auto guidata da IA a questo livello richiede un team poliedrico e una stretta collaborazione – ed è proprio questo che rende A2RL la lega di corse IA competitiva più grande al mondo.

 

Obiettivi a medio e lungo termine dell’iniziativa A2RL?

Gli obiettivi a medio e lungo termine di A2RL sono molteplici. Questa è una lega che spinge i limiti dell’IA attraverso gare competitive su più piattaforme e terreni, non limitandosi alle sole auto della Super Formula.

Considerata la focalizzazione sulla guida autonoma e sulla ricerca in IA, A2RL è ancorata alla mobilità del futuro e all’abilitazione della tecnologia di domani. A2RL favorirà il trasferimento tecnologico seguendo il collaudato percorso “dalla pista alla strada”, portando nuove innovazioni nel settore della mobilità.

Contemporaneamente, A2RL contribuirà ad accelerare l’economia della conoscenza di Abu Dhabi attraverso ispirazione, educazione e sensibilizzazione. Ospiterà inoltre un programma incubatore per start-up focalizzate sulle innovazioni nella mobilità AI, incentivando ulteriori lavori rivoluzionari per affrontare le problematiche reali della mobilità.

Un altro principio fondante di A2RL è il nostro obiettivo di ispirare la prossima generazione di talenti in ambito STEM. Attraverso la nostra competizione, oltre 80 studenti hanno avuto accesso a un programma di IA e coding di livello mondiale. Il programma richiede agli studenti di preparare le proprie auto da corsa autonome in scala ridotta per una finale mondiale a Yas Marina, che si svolge parallelamente alla gara principale. Nel 2025, la competizione STEM si espanderà ulteriormente, con piani che saranno annunciati a inizio anno.

 Quali sviluppi tecnologici sono previsti?

Dopo la gara inaugurale, le squadre stanno lavorando intensamente allo sviluppo dei loro algoritmi di IA e controllo in vista della gara del 2025. Molte stanno anche riflettendo sull’evento iniziale e si preparano a pubblicare i loro risultati. Prevediamo che molte squadre faranno significativi progressi, grazie a una maggiore familiarità con le sfide delle corse autonome. Guardando al quadro più ampio, abbiamo recentemente introdotto la corsa per droni autonomi, che ha ricevuto oltre 130 candidature, delle quali 40 squadre sono state selezionate per le qualificazioni. I 14 migliori team si sfidano nei giorni 11 e 12 Aprile ad Abu Dhabi, dove saranno testate al massimo in termini di innovazione negli algoritmi IA, utilizzando al contempo tecnologie di sensori minime in ambienti complessi.

 Sarete coinvolti come investitore, facilitatore o in altro modo nel processo di trasferimento dalla pista alla strada?

In qualità di facilitatore e sostenitore della mobilità autonoma, ASPIRE gioca un ruolo chiave nel colmare il divario tra i test ad alte prestazioni in pista e le applicazioni nel mondo reale.

Pur non essendo direttamente coinvolti come investitori in questa fase, il nostro modo di operare in collaborazione con attori chiave dell’ecosistema di Abu Dhabi, compreso il cluster Smart & Autonomous Vehicle Industries (SAVI) dell’Abu Dhabi Investment Office (ADIO), potenzia notevolmente la nostra capacità di supportare la ricerca, lo sviluppo e gli investimenti nella mobilità autonoma. Insieme, stiamo facendo progredire sia le innovazioni tecnologiche nel motorsport sia l’impatto più ampio sulle industrie che fanno affidamento su sistemi autonomi.

Evoluzione del vero racing (più auto in pista)? A mia conoscenza, Abu Dhabi è stato il primo caso con quattro auto in pista (in sequenza) mentre l’IAC lo farà nel 2025.

Esattamente, la gara della Stagione 1 è stata un successo rivoluzionario con quattro auto autonome che hanno gareggiato contemporaneamente in pista – un’impresa mai realizzata prima, dato che il record precedente era di sole due. È stata una sfida ambiziosa e complessa che ha aperto la strada al futuro del nostro sport e da cui si è appreso molto. Grazie all’innovazione IA, la nostra ambizione a lungo termine è quella di avere un campo completo che gareggi contemporaneamente – vere e proprie battaglie su pista, complete e complesse, che metteranno alla prova gli algoritmi delle squadre. Stiamo affinando le sfide per il prossimo anno, oltre a quelle che potrebbero essere considerate le “gare di gran premio” tradizionali. Lavoreremo a stretto contatto con le squadre per accelerare lo sviluppo in vista della gara del 2025 e crediamo che sarà uno spettacolo senza precedenti.

Per aiutare i lettori a comprendere meglio cosa si muova dietro le quinte del campionato, abbiamo chiesto a Marko Bertogna (professore ordinario di UNIMORE, CEO/Founder di Hipert e Team Principal del team UNIMORE Racing che partecipa al campionato A2RL)vquali motivazioni spingano il mondo universitario e della ricerca ad interessarsi al tema delle vetture a guida autonoma e ad essere parte attiva nel mondo delle competizioni ad esso collegate.

Ritengo che uno dei principali obiettivi dell’accademia debba essere quello di riuscire ad anticipare le rivoluzioni tecnologiche, cercando di trasferire tali innovazioni verso le aziende del nostro territorio e verso gli studenti che formiamo all’interno dei nostri corsi. La guida autonoma è ormai chiaro che sarà un terremoto, con effetti a cascata non solo sul trasporto delle persone, ma anche su agricoltura, logistica, movimentazione materiali, difesa, etc. Spingere tali tecnologie al limite partecipando a queste competizioni senza limiti di velocità permette di essere tra i primi a poterne toccare con mano le potenzialità ed i limiti, appassionando allo stesso tempo i ricercatori coinvolti nello sviluppo, e riusciendo a portare tali problematiche all’attenzione del grande pubblico e delle aziende.

Una curiosità finale: come si compone il team che porta la vettura in pista?

Il team è molto ampio, con una ventina di persone coinvolte in tutti gli aspetti necessari per mettere in pista una vettura competitiva che corre senza pilota (nè alcun controllo da remoto). Si tratta di avere ricercatori esperti in una serie di temi quali robotica, controllo, reti neurali, sensor fusion, computer vision, state estimation, simulatori, calcolo parallelo, sistemi embedded real-time, dinamica veicolo, telecomunicazioni, etc. Potete immaginare anche la complessità di far lavorare assieme un team così eterogeneo per mettere a terra in un tempo molto limitato il potenziale tecnologico, evitando ogni minimo errore che causerebbe danni con importi a sei cifre (e purtroppo ogni tanto succede..). Ma se si vuole vincere in uno scenario così competitivo, occorre andare al massimo.

Per finire, la visione di Giancarlo Minardi sul futuro delle competizioni basate su AI

Questo tipo di competizioni saranno certamente utili per accelerare lo sviluppo di questa nuova tecnologia che potrebbe aprire una nuova era dell’auto di serie. Come tipologia di competizione credo sia più attrattiva per le nuove generazioni piuttosto che per i “vecchietti” come me che sono cresciuti con le sfide “gomito a gomito”, come quella vista oggi a Suzuka, e che auspicano il ritorno dei V10. Ma è ancora troppo presto per esprimere un giudizio.

Imola potrebbe essere un banco di prima molto interessante per questa nuova tecnologia, proprio per il suo layout e la conformazione naturale del terreno poiché bisogna far arrivare il segnale oltre la collina e dai box deve raggiungere le acque minerali e la curva Gresini. Sarebbe una sfida tecnologia interessante.

Credit photo: A2RL