Ritorna l’ELMS a Monza con la 4 Ore

Di Maurizio Quarta

 

Dopo il corposo e apprezzatissimo antipasto dei test di fine marzo, in abbinata con quelli del WEC, la serie ELMS è tornata nel Tempio della Velocità per l’ormai classica 4 Ore.

Buon successo di pubblico – circa 20.000 le presenze – che ha potuto accedere a paddock e pitlane, e gara contraddistinta da diversi colpi di scena.

I 132 giri percorsi nelle 4 ore di gara, hanno visto la doppietta delle Oreca, con la vettura del team G-Drive, guidata dal messicano Rojas, dal giapponese Hirakawa e dal francese Russel, vincitrice di strettissima misura (circa 2 secondi) su quella del team Dragon Speed, condotta dallo svedese Hedman, dal francese Lapierre e dal britannico Hanley, che a poco più di due minuti dal termine della gara è riuscita a superare in extremis la Dallara P217 High Class Racing dei danesi Andersen e Fjordbach.

Risultato dolce-amaro per il team tutto italiano della Dallara Villorba Corse, guidata da Lacorte, Sernagiotto e Belicchi, classificatasi al quinto posto. Prestazione in assoluto positiva, ma forse al di sotto delle aspettative del team, specie dopo il freschissimo ingresso in squadra di Roberto Trevisan (forse ancora troppo fresco!), uomo di grande esperienza e preparazione – con Dallara in Indycar, con Zanardi in BMW – che nel prosieguo della stagione dovrebbe garantire il salto di qualità e la costanza di performance ad alti livelli, anche in vista di Le Mans.

 

In LmP3 prima vittoria di Norma, con l’asustraliano Capo e il francese Creed del team francese M Racing-YMR, capaci di mettere in riga ben 15 Ligier.

 Thrilling anche in GTE dove ha vinto la “vecchia” Ferrari 458 Italia del team inglese  JMW, guidata da Smith, Fannin e Cocker, complice la sfortuna capitata alle due 488 del team Spirit of Race, grandi favorite dopo la pole della numero 55: la vettura di Cameron, Griffin e Scott ha rotto il motore, mentre quella di Bertolini, Roda & Roda ha chiuso al quarto posto per una penalizzazione sbagliata!

Infatti, i commissari di gara hanno inflitto un drive through a Giorgio Roda, uno dei quattro membri della famiglia in gara, di cui due, entrambi a nome Giorgio, sulla Ferrari numero 51, invece che al fratello Andrea, alla guida di una Ligier in LMP2. Scuse finali da parte dei commissari, ma podio sfumato!

 

Un weekend complessivamente positivo, specie se letto nell’ottica di ridare a Monza un calendario di alto livello su base stabile e continuativa: arrivederci dunque per tutte le conferme del caso a maggio 2018.

Foto Suissemotorsport:Maurizio Quarta