All’inizio un po’ di scetticismo c’era verso il nuovo campionato lanciato da Marcello Lotti, un po’ per lo scarso battage comunicazionale pre-gara e un po’ per una lista di piloti partenti priva di nomi noti, se si eccettua quello di Gianni Morbidelli, ben conosciuto dai tifosi ferraristi e monzesi in particolare, e forse quello di Jordi Genè, forse più conosciuto per essere il fratello di Marc che per meriti propri (anche se all’epoca si parlava di lui in F1 con la meteora Pacific).
La realtà è stata invece una piacevole sorpresa per il pubblico, in verità purtroppo non foltissimo: trenini assatanati, duelli all’OK Corral, staccate al limite, tre/quattro vetture appaiate a tutta velocità in rettilineo.
Morbidelli e la sua Honda Civic l’hanno fatta da padrona, aggiudicandosi la pole position, Gara 1 e Gara 2; solo il giro più veloce in entrambe le manche non è stato suo appannaggio, pur essendo rimasto comunque un affare di famiglia Honda, essendo stato, in entrambi i casi, ottenuto dall’americano Kevin Gleason a oltre 170 km/h di media.
Chi temeva una gara fossilizzata sul dualismo Honda Civic – Seat Leon, è stato fortunatamente smentito dal primo podio stagionale della Opel Astra.
Il parco costruttori è ancora in pieno divenire: a Monza mancava l’Audi con la TT, venuta meno la deroga particolare di cui avevano beneficiato nelle prime gare; si parla però di un rientro con una vettura full TCR a fine stagione. Si parla anche di VW Golf per le prossime gare.
Se effettivamente i marchi teutonici dovessero confermare il loro ingresso, ci sarebbero tutte le premesse per ritenere un successo non solo Monza, ma tutto il campionato, con le premesse di un 2016 ancora più combattuto ed esaltante.
Maurizio Quarta