Valentino Rossi, 37 anni non contano

46-rossi_2015_75g_2881_0.big

Valentino Rossi compie trentasette anni. Un brevissimo omaggio al nove volte iridato e alle sue imprese ventennali.

Valentino Rossi compie 37 anni. Il pilota attualmente più anziano del Campionato del Mondo MotoGP™ e icona mondiale delle due ruote festeggerà questo compleanno nella concentrazione e nel lavoro assiduo di preparazione a questa stagione che potrebbe significare il suo decimo titolo mondiale. Rossi è il motociclismo in Italia e non solo. Un nome dall’importanza enorme, un valore aggiunto della storia sportiva nazionale incastonato tra gli altri grandi nomi che hanno fatto le imprese memorabili del Paese nelle competizioni mondiali. Trentasette anni e non sentirli, non dimostrali affatto per chi sin dalla tenera età è cresciuto circondato dal suono dei motori e dall’odore delle gomme sull’asfalto. Figlio d’arte, papà Graziano ha recentemente espresso il suo affetto e il suo attaccamento all’uomo-campione che non tutti, ma in moltissimi amano nel mondo.

Sarebbe troppo lungo elencare ogni tappa del successo di Valentino Rossi nei suoi vent’anni di competizioni mondiali. Potremmo racchiuderli in due momenti. Il primo racconta di un’Aprilia RS 125 con la carena argento che nel 1997 sfreccia velocissima verso il titolo iridato. Un giovane pilota dalla tuta gialla con un romantico e simpatico casco diviso tra il sole e la luna. Il ragazzo si era già fatto già conoscere l’anno precedente, quello dell’esordio nella classe a diciassette anni. Ecco Valentino Rossi per la prima volta sul podio mondiale con 321 punti, dominio stratosferico nella cilindrata più piccola, simpatiche trovate con gli amici del fan club ad ogni gara vinta e la ribalta mondiale conquistata nel giro di due stagioni. Il secondo fotogramma, andando avanti nel tempo, mostra una sconfitta forse annunciata ma arrivata dopo una tentata impresa tra le molte riuscite. Rossi fallisce perché nella vita si perde e, anche il campione, quello vero, si forma e convive con la caduta inevitabile. Valencia 2015, un titolo mondiale consegnato all’avversario di classe, la massima, la MotoGP™ e la delusione che dura per mesi. Valentino Rossi è appena arrivato secondo nel Campionato del Mondo, battuto di pochissimi punti dal compagno di scuderia e rivale nel box Movistar Yamaha Jorge Lorenzo. Il mondiale è finito nella tensione, nello scontro tra polemiche e il verdetto è amaro; da lì a qualche mese si dichiarerà pronto per riprovarci nella stagione successiva, questa ormai alle porte.

In mezzo ai due momenti tantissimo; l’intero motociclismo contemporaneo e la presenza costante del pilota italiano sono forse la stessa cosa. Uomo da innumerevoli record, Rossi è l’unico pilota ad aver conquistato i titoli in quattro categorie: 125cc, 250cc, 500cc e MotoGP™ ed è stato l’unico a vincere con le categorie 500cc, 990cc e 800cc. Dominatore dell’era dei quattro tempi in sella alla Honda RC211V passa alla Yamaha nel 2004 diventando anche il primo pilota a vincere due gare consecutive con due moto diverse e nel 2009 trionfa nel suo ultimo Campionato del Mondo con la moto di Iwata. Il suo arrivo in Ducati nel 2011 è l’inizio di due stagioni buie che terminano con un’inevitabile separazione. Tantissime speranze erano state riposte nel binomio moto italiana, campione italiano. Unione da classico libro dei sogno ma, come detto prima, la realtà è diversa e Rossi è sempre stato campione della realtà e della normalità, per questo è amato. Nel 2013 torna in Yamaha dove c’è Jorge Lorenzo. È secondo nella gara inaugurale in Qatar e coglie anche la vittoria ad Assen. Il 2014 è l’anno del riscatto; spesso in bagarre con Marquez, l’astro nascente del motociclismo degli ultimi anni, Rossi torna alla vittoria in ben due occasioni, a Misano e a Phillip Island; grazie a undici piazzamenti a podio conquista il secondo posto finale. I suoi numeri da brivido, nove mondiali vinti, 320 gare disputate e 112 di queste finite al primo posto, 211 podi e oltre 5000 punti ottenuti in carriera, sessantuno pole e 93 giri veloci sono solo alcuni dei molteplici aspetti del pilota con più fan e seguito a livello mondiale.

In questo 2016 sarà ancora là, sulla griglia di partenza tra i protagonisti. Si può apprezzare, amare o odiare ma inevitabilmente Rossi è parte della storia del motociclismo e questo sport non può non dire oggi, tanti auguri Valentino!

Fonte: motogp.com