Valentino Rossi ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD

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Guido Meda intervista il nove-volte Campione del Mondo.

Su Sky Sport MotoGP HD continua il ciclo di interviste ai protagonisti della top class nel weekend del GP d’Italia: dopo quelle ad Andrea Iannone e Dani Pedrosa, è il turno di Valentino Rossi.

Nel box Yamaha la voce storica della MotoGP, Guido Meda, incontra il 36enne di Tavullia, che si racconta tra ricordi del passato e obiettivi del presente alla vigilia del Gran Premio d’Italia:

“L’ultimo anno che non ho corso, nel 1994, siamo partiti da Misano con gli scooter alle 4 di mattina. Siamo arrivati al Mugello sabato mattina alle 8, dopo aver fatto il Muraglione con il mio Zip 50!”

“In moto in strada? Certo che ci vado, con il mio casco Rossi Replica. Uno può pensare che sia un motociclista con il casco di Valentino. In passato hanno provato anche a sfidarmi. E al semaforo, quando mi hanno riconosciuto…(ride, ndr).”

Il pesarese si racconta a tutto tondo, dagli allenamenti ai riti propiziatori per la gara:

“Cross, Motard, Dirt track… Un po’ sono mode, ma ognuna di queste specialità aiuta a guidare una MotoGP. La verità è che siccome ci sia allena tanto in palestra, il giorno che puoi andare con qualsiasi moto va benissimo!”

“In passato andavo in paranoia per scegliere i calzetti. Allora ho deciso di fare i calzetti tutti uguali. Ma in realtà anche i calzetti tutti uguali non lo sono veramente. C’è sempre qualche piccola differenza. Con le mie due M1, invece, non è così: sono più uguali dei calzetti!”

L’attenzione è però sempre massima e rivolta alla competizione e alla sua moto, in particolare:

“L’M1 è come quando stai sempre con tuo figlio e ti sembra che non cresce mai. Ma se arriva uno che lo vede una volta l’anno, ti dice subito che è cresciuto. L’occhio attento – o uno che la conosce bene – capisce che si sta evolvendo. Se vinco o faccio una bella gara, quando torno a casa la guardiamo tutti insieme.”

Quindi, un accenno al momento in cui smetterà di correre e lo sguardo rivolto al futuro:

“Sicuramente non facendo più il pilota sarà molto meno divertente. Però ho già iniziato a lavorare per i piloti giovani, che è la cosa più bella”.

“I piloti della VR46 Riders Academy? Mi diverto molto con loro, sono prima di tutto un loro tifoso e so che gli posso insegnare un sacco di cose. Per me è molto importante allenarmi con loro, perché vanno forte. Serve tanto anche a me”.

E sul suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, dice:

“Sono rimasto più sorpreso di vederlo non tanto competitivo nelle prime gare. Però adesso è tornato un grande Lorenzo: molto forte, più efficace. I miei risultati delle prime gare lo hanno aiutato a crederci di più. E quindi adesso è un Lorenzo fortissimo, che sarà difficile da battere. La nostra moto è più efficace in gara rispetto alla qualifica. Anche Jorge non ha fatto tante pole position. Però, adesso, per vincere bisognerebbe partire nei primi cinque”.

Fonte: motogp.com