UN GIORNO DA DIMENTICARE AD ARAGON PER IL TEAM FEDERAL OIL GRESINI MOTO2
È stato un giorno da dimenticare quello vissuto oggi dal Team Federal Oil Gresini Moto2 ad Aragon: al via della gara Xavier Siméon ha infatti potuto percorrere poche curve, prima che un contatto con Dominique Aegerter lo mettesse fuori gioco. Con la corsa interrotta dalla bandiera rossa, il ventiseienne pilota belga è comunque riuscito a tornare sullo schieramento di partenza grazie al superlavoro dei meccanici sulla sua Kalex. Scattato bene al secondo via, Siméon è però stato tamponato da Marcel Schrotter dopo soli due giri ed è stato costretto al ritiro.
Il prossimo appuntamento ora per il Team Federal Oil Gresini Moto2 è fissato l’11 ottobre a Motegi, in Giappone, per la prima delle tre gare consecutive fuori dall’Europa.
XAVIER SIMÉON (Rit.)
“Al primo via sono partito abbastanza bene, ma nel corso del primo giro mi sono toccato con Aegerter e sono caduto: stavo provando a superare Kallio, che si trovava tra me e Dominique, quando si sono incrociate le nostre traiettorie. Gli chiedo scusa, perché ho più colpe io per l’accaduto. La gara poi è stata interrotta con bandiera rossa e la squadra ha fatto un lavoro fantastico, sistemando la moto a tempo di record e permettendomi di ripartire. Anche nel secondo via ho fatto una buona partenza, ma questa volta, dopo solo due giri, Schrotter mi ha tamponato. È stato un weekend molto sfortunato, con tanti problemi in quasi tutti i turni di prove, dopodiché in gara non è andato niente per il verso giusto. Adesso guardiamo già alla tripla trasferta asiatica, dove speriamo di essere più fortunati e tornare a fare risultato”.
FAUSTO GRESINI
“Oggi c’è ben poco da dire: cerchiamo di mantenere il sorriso e di guardare avanti, nonostante un weekend da dimenticare. Siméon è caduto subito dopo entrambe le partenze, prima per un contatto, poi per un tamponamento, per cui non abbiamo avuto la possibilità di fare nulla. Il team ha fatto un gran lavoro per riuscire a rimettere la moto a disposizione di Xavier per il secondo via, anche se dopo la caduta probabilmente non era perfetta. Adesso dimentichiamo questa gara e guardiamo al Giappone”.