Giancarlo Minardi commenta i gran premi con Maurizio Quarta
Con il Gran Premio del Belgio, continua la rubrica che ospiterà per tutto l’arco della stagione sportiva della F1 i commenti, (quasi) a caldo, di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta al termine di ogni gran premio. Ringraziamo Giancarlo per la sua disponibilità.
Gran Premio decisamente anomalo e inusuale quello del Belgio: dopo una lunga attesa, tre giri dietro la safety car e quindi bandiera rossa a sancire la fine della gara. Diversi e anche contraddittori gliaspetti che il direttore di corsa, Masi, ha cercato di contemperare. La tua valutazione?
Al primo posto c’era la sicurezza e questa è stata salvaguardata.
Le condizioni erano realmente così proibitive?
La decisione di non correre è stata intelligente poiché la visibilità era praticamente nulla. Il serpentone delle vetture si è dovuto allungare per cercare di intravedere qualcosa, poiché neanche la luce posteriore delle vetture era più visibile.
La tempistica non è certo stata delle migliori, tenuto conto che la situazione meteo a Spa era davvero pesante sin dalla mattinata …
Forse questa decisione è arrivata con qualche ora di ritardo, ma capisco anche la necessità degli organizzatori di far partire la gara per salvaguardare la parte economica. A volte, è troppo facile criticare.
Dove quindi si è sbagliato?
Onestamente l’unica nota negativa, per me, è stata l’attribuzione dei punti. La Williams ha fatto certamente bingo con entrambe le vetture a punti e Russell a podio alle spalle di Verstappen, ma così facendo si può aver falsata la classifica costruttori (e quindi l’attribuzione dei diritti televisivi ai team) e la corsa al mondiale.
Non sarebbe stato possibile spostare il GP al lunedì? Tu proprio a Spa hai vissuto un’esperienza simile, anche se originata da cause completamente diverse …
Tutto questo mi riporta indietro al 1985, sempre in occasione del Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps. In quell’occasione avevamo avuto un meteo completamente opposto con un caldo assolutamente anomalo. Nei giorni precedenti alla gara era stato rifatto il mando stradale.
La potenza delle Formula 1 spinte dai motori turbo aveva fatto saltare via il nuovo manto creando una situazione di grande pericolo. In quella circostanza il fine settimana venne sospeso fin dal venerdì e recuperato successivamente nel mese di settembre.
Coi calendari di oggi, è impossibile pensare ad una soluzione simile.
In sintesi …
Pertanto, sono d’accordo al 90% con la decisione presa. Manca quel 10% che è legato all’attribuzione dei punti.
Non resta che guardare avanti, all’Olanda.