I GP secondo Giancarlo – Pagliacciata Australia!

Commenti e opinioni di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta

Con il  Gran Premio di Australia, continuano gli appuntamenti con la rubrica che ospiterà per tutto l’arco della stagione sportiva della F1 i commenti, (quasi) a caldo, di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta al termine di ogni gran premio. Ringraziamo Giancarlo per la  solita grande disponibilità a condividere il suo pensiero, sempre molto apprezzato dai lettori.

 

 

Significativo l’aggettivo con cui hai voluto “riassumere” l’essenza del GP australiano …

Ad ogni costo si vuole spettacolarizzare la Formula 1, ma a Melbourne si è toccato veramente il fondo. Dalla bandiera gialla, siamo passati alla prima (delle tre) bandiere rosse a seguito dell’incidente di Albon passando velocemente per virtual safety car e safety car. L’apice si è poi toccato a due giri dalla fine dopo l’uscita di pista della Haas di Magnussen quando il direttore di gara Wittich fa esporre nuovamente la bandiera rossa optando per una nuova ripartenza, dalla quale scaturisce la terza bandiera rossa per il contatto tra le due Alpine che si auto-eliminano.

 

Ultima ripartenza che non ha portato bene a Sainz …

Davanti Carlos Sainz porta in testacoda Fernando Alonso prendendosi così il terzo posto. Proprio per questa manovra lo spagnolo verrà penalizzato di 5”, nonostante la direzione opti per far ripartire la gara annullando la precedente ripartenza.

 

Tutto nuovamente da rifare e a guadagnarci è il solito Alonso, da ammirare comunque per la freddezza con cui, appena messo fuori, ricorda al team quali sono le regole da applicare …

Alonso torna nuovamente in griglia riprendendosi la sua posizione (terzo posto con Sainz quarto) così come tutti gli altri ad eccezione di Gasly e Ocon. La gara riparte alla scadenza delle due ore di gara con l’ultimo giro sotto regime di safety car. Veramente tutto troppo.

 

Il punto sembra essere la mancanza di uniformità di valutazione e di giudizio …

Infatti, e purtroppo, continuano ad esserci regole non chiare e interpretazioni completamente differenti tra un gran premio e l’altro. E’ ora di dire basta e porre chiarezza. Il direttore di gara non è stato esente da errori, falsando a mio parere l’ordine di arrivo un gran premio che ha valenza mondiale.

 

Chi è stato maggiormente danneggiato in questo bailamme?

I più danneggiati, in questa situazione, sono certamente i due piloti Alpine che dovrebbero fare ricorso. La stessa Ferrari dovrebbe far ricorso contro la penalità di Sainz; invece, mi pare di aver visto Vasseur rassegnato. Lo spagnolo ha commesso l’errore nel contatto con Alonso, ma la penalità non ha senso perché nella ripartenza successiva non si è tenuto conto della nuova classifica (ndr. lo stesso Alonso ha definito eccessiva la penalità comminata).

 

Il motivo reale, secondo te, di tutta questa confusione? Qui lo spettacolo non c’entra nulla …

Ogni decisione viene giustificata sotto la dicitura “sicurezza”, ma oggi, con queste scelte, si sono messi i piloti ancora più in pericolo. Si potevano tranquillamente utilizzare la SC è VSC, come  sempre, senza inventarsi tutti questi teatrini. Gli stessi addetti ai lavori hanno brancolato nel buio dando interpretazioni personali.

La direzione gara è stata la vera protagonista di questo gran premio, rubando la scena ai piloti. Servono regole chiare con decisioni non soggettive.

 

Parliamo invece della gara vera …

Arrivando alla gara, abbiamo assistito a dei bei sorpassi. E’ impressionante la supremazia di Verstappen e Red Bull, anche se non lo scopriamo oggi.

Passo in avanti della Mercedes, anche se il problema sulla vettura di Russell è certamente un campanello di allarme sull’affidabilità, tenuto conto che stanno sostituendo numerosi componenti anche sulle vetture clienti.  Stanno portando avanti un lavoro intenso per arrivare a Baku e Imola con numerose novità. Non si sono certamente arresi.

 

Che dire di Ferrari?

Piccolo passo in avanti anche per Ferrari. Bella gara da parte di Carlos Sainz, anche se i tempi sul giro restano distanti, non solamente dalla Red Bull, ma anche dall’Aston Martin pagando un distacco di 3 decimi tra il suo giro veloce e quello di Fernando Alonso.  In questo fine settimana sono stati commessi anche degli errori in qualifica e partire in certe posizioni su questo tipo di piste è estremamente rischioso come dimostra il ritiro di Leclerc.

 

Continua a stupire il binomio Aston Martin-Alonso (che si porta dietro anche Stroll) …

Terzo podio consecutivo per Fernando Alonso che consolida il suo terzo posto in classifica, ma soprattutto l’Aston Martin come seconda forza alle spalle della Red Bull.

 

Vista la lunga pausa prima di Baku, abbiamo approfittato della disponibilità di Giancarlo per avere la sua opinione su due argomenti spinosi che tengono banco in questi giorni.

Partiamo dalle recenti dichiarazioni di Stefano Domenicali, CEO di Formula One Group, che prospetta una Formula 1 priva delle sessioni dedicate alle prove libere, a suo giudizio non di grande interesse per il pubblico, a tutto vantaggio dello spettacolo. Cosa ne pensi?

In questo momento bisogna rivedere i regolamenti, per evitare anche situazioni spiacevoli come successo quindici giorni fa in Arabia Saudita. Se parliamo di format sono convinto che si potrebbe concentrare tutto il programma del fine settimana nelle giornate di sabato e domenica. Il venerdì dovrebbe essere lasciato a disposizione dei tifosi e del tanto acclamato show. Domenicali ha ragione: il pubblico vuole vedere l’azione e attualmente la giornata del venerdì è più “stanca” anche sul fronte dei botteghini. Causa l’elevato costo dei biglietti, le persone non vogliono/possono perdere un giorno di lavoro per la Formula 1 e così concentrano gli sforzi sugli altri due giorni.

 

La tua ricetta?

Il venerdì potrebbe essere dedicato alla visita dei box e all’incontro coi piloti. Prettamente al divertimento con motori spenti. Sabato e domenica poi tutti in pista con un susseguirsi di prove libere, qualifica e gara.

 

Secondo tema spinoso: il divieto – a partire dal 2024 – delle termocoperte, che sarà sottoposto

a votazione dopo il GP di Gran Bretagna e che vedrà coinvolti team, FIA e FOM. La tua opinione?

Attualmente le termocoperte si possono usare per un massimo di due ore ad una temperatura di 70°. Col divieto bisognerà rivedere l’approccio alla qualifica e gara e la strategia dei pit-stop poiché saranno più lunghi i tempi per raggiungere la performance ottimale.

Bisogna fare due valutazioni distinte: da una parte spetta a Pirelli trovare una soluzione per portare più velocemente le gomme in temperatura. In realtà è già al lavoro in questo senso poiché dal Gran Premio di Imola di quest’anno le mescole rain non potranno essere scaldate con l’aiuto delle termocoperte. La strada è già aperta.

Non dobbiamo però dimenticarci che in tutte le formule sotto la F1, le termocoperte sono vietate. Quindi non è una proposta così scandalosa. Io stesso, nella mia avventura nel mondiale ho vissuto le due epoche, con e senza termocoperte. Come sempre è solamente una questione di adattamento.

 

Molti piloti, a partire da Lewis Hamilton, hanno posto l’accento sul fattore sicurezza …

Da anni si parla di vietarle, ma i piloti si sono sempre opposti. Questa generazione di piloti è sempre stata abituata ad usarle ed è chiaro che invocano il discorso sicurezza per far leva, pur di mantenerle. Non vogliono perdere il benefit.

 

 

 

Arrivederci a Baku!

 

 

Foto 1- (Credit: Ferrari Trento)

Foto 2- (Credit: Michele Mereghetti)