Durante le gare del FIA WTCC in Cina i due erano venuti a contatto; nel prossimo weekend si torna in pista in Thailandia, dove vedremo se la ruggine fra l’abruzzese e il francese si è definitivamente estinta.
Cliccando qui potrete vedere il video dell’incidente. Ognuno la pensa come crede, e infatti la visione di Tarquini è molto diversa rispetto a quella di Valente sul “fattaccio” di Shanghai.
Il pilota della Honda, nonostante sia stato etichettato come “troppo vecchio” dal rivale, ha detto che ormai è acqua passata, mentre il ragazzo della Campos Racing ha ancora il dente avvelenato, sostenendo che mai il “Cinghiale” è andato a scusarsi con lui, decidendo così di prenderne le distanze da qui in avanti.
Ecco la versione di Tarquini prima di tornare in azione sul Chang International Circuit.
IL CONTATTO
“Sì, ci siamo toccati, ma non è stato niente di che. La sua sospensione si è rotta a causa di qualcun altro, non certo mia, anche perché ci siamo solo sfiorati, quindi è impossibile.”
VECCHIAIA
“Se ripenso alla mia carriera, è vero, ho molti più anni di Hugo e di tanti altri del Mondiale, ma non penso di essere troppo vecchio come lui dice. Utilizzo la mia esperienza per correre e combattere, non sento la mia età come un handicap, sinceramente. Io gli ho risposto che ha bisogno di fare più esperienza, lui sì che è “troppo giovane” sotto questo aspetto.”
LA VERSIONE
“Alla prima curva più capitare di toccarsi, a volte succede di essere più fortunati, altre volte no. A me è accaduto tante volte, ad Hugo capiterà certamente di nuovo, è normale. E’ tutta esperienza.”
I GIOVANI
“Hugo è partito dalla prima fila più volte quest’anno, ma non l’ha sempre sfruttata a pieno. Può capitare ad un giovane, penso a Rob Huff e Augusto Farfus; erano veloci, ma non hanno vinto tutto subito perché serve esperienza per prendere punti e fare risultati. José María López è stato protagonista al debutto nel WTCC, ma si era fatto le ossa per anni nel turismo in Argentina.”
VALENTE
“Secondo me ha un gran potenziale e in questa stagione spesso lo ha dimostrato andando molto forte. E’ un buon pilota, veloce, ma gli serve ancora un po’ di esperienza per arrivare al top. So che è un privato e non è facile dimostrare tutto quando hai risorse limitate rispetto agli ufficiali, però lui è stato molto competitivo, specialmente in qualifica. Secondo me può crescere ancora tanto e velocemente. Personalmente non ho nulla contro di lui, credo che il nostro sia stato un normale incidente di gara e per me è finita lì. Mi sono trovate altre volte in situazioni simili nella mia carriera.”
AGGRESSIVITA’
“Il mio soprannome è sempre stato “Cinghiale” fin da quando ero giovane; ero molto aggressivo, diciamo che è una delle mie caratteristiche principali. Però so stare anche attento, solo così puoi raggiungere i risultati. L’aggressività aiuta, ma conta anche l’esperienza.”
IL PIANO DI SHANGHAI
“Volevo superare Hugo già alla prima curva e tenerlo fra me e le Citroën per scappare via fin dal primo giro. Senza di lui le cose non sono andate come previsto.”
NESSUNA VITTORIA NEL 2015
“L’obiettivo è vincere una gara prima della fine, ma non so se in Thailandia sarà possibile. Abbiamo visto alcuni video del Chang International Circuit e sembra molto veloce, ma avremo anche 40Kg di zavorra in macchina, cioè solo 20Kg in meno rispetto alle Citroën. Come a Shanghai, sarà dura entrare in Q3 in Qualifica, in più dovrò scontare la penalità in griglia e questo mi costringe a ragionare su una strategia particolare.”
IL FUTURO
“L’obiettivo è correre ancora nel WTCC il prossimo anno, ma non dipenderà solo da me; alla Honda non hanno ancora preso decisioni.”
Su www.fiawtcc.it potete andare a vedere ttti gli altri contatti e scontri del 2015.