Nei giorni scorsi il tempio della velocità brianzolo ha aperto parte delle sue strutture al pubblico in modo però diverso dal solito e rivolgendosi ad un audience del tutto inusuale.
Per raccontarla, partiamo dalla fotografia, scattata qualche mese fa in piena pandemia, di un ufficiale di gara con lo sfondo della tribuna centrale deserta sulla quale campeggia la scritta “Grazie agli eroi del COVID-19”.
La scelta non è casuale e la foto ha un valore simbolico, perché è proprio negli ampi locali alla base della tribuna che verrà attrezzato a breve un grande polo vaccinale per poter procedere alla vaccinazione massiva degli individui over 70 e quindi alle fasce inferiori di età.
In loco verranno attrezzate dieci linee vaccinali in grado di inoculare 1.600 dosi su base giornaliera, destinate inizialmente ad una popolazione di over 70 che verranno convocati dalle strutture sanitarie.
La creazione del polo vaccinale avverrà per tappe: la prima, presentata subito prima di Pasqua, è stata creata all’interno dell’ex-Museo (posto di fronte al cancello principale della pista in prossimità della variante Ascari) ed è stata espressamente dedicata agli over 80. Questa prima fase si esaurirà nell’arco di due quattro giornate (due a cavallo di Pasqua e due nel weekend successivo),fatta salva la possibilità, ventilata in conferenza stampa, che di poter proseguire in abbinata al polo principale sotto le tribune. All’opera 41 operatori sanitari, 34 infermieri e 7 medici.
L’iniziativa nasce dal lavoro di squadra delle diverse entità interessate alla questione: Ats Brianza, Asst Monza, Asst Brianza, Comune di Monza e Autodromo Nazionale, con il contributo della Protezione Civile, per il supporto logistico ed operativo.
Come ha avuto modo di sottolineare Geronimo La Russa, Presidente di ACI Milano, la realizzazione dell’idea si deve ad un team di SERIE A, giocando sulla lettera iniziale di molti degli attori coinvolti (ACI, le Asst, il Sindaco di Monza Dario Allegri, l’Amministrazione, l’Autodromo e anche la discussa Aria che aveva gestito le prenotazioni per gli over 80 convocati per questa prima due giorni).
A loro volta, Giuseppe Redaelli e Alessandra Zinno, rispettivamente Presidente e Direttore Generale dell’autodromo, hanno ribadito la volontà e la piena disponibilità dell’autodromo a mettere a disposizione della collettività le strutture e gli ampi spazi, coperti e scoperti, di cui dispone l’impianto monzese.
Un modo per consentire ai monzesi e ai brianzoli di “riappropriarsi” di una delle perle del territorio, troppo spesso data per scontata o comunque sentita lontano da chi sportivo e appassionato non è: del tutto legittimo in tal senso l’auspicio di Alessandra Zinno “che la campagna vaccinale possa contribuire a far tornare il pubblico del motorsport, e non solo, agli eventi”.
In ogni caso, la curiosità suscitata tra gli over 80 in attesa di entrare nel Museo per essere vaccinati è stata grande: ad esempio, una signora di 83 anni ci diceva “mai stata in autodromo, mi piacerebbe vederne un pezzetto in più”, mentre così si esprimeva un arzillo 82nne “in passato ho visto tante gare, ma non ho mai messo i piedi in pista, peccato non poterlo fare”.
Crediamo che la nuova gestione dell’autodromo saprà fare tesoro di questi “suggerimenti”, abbinando magari l’esperienza vaccinale con un’esperienza visiva più diretta di alcune parti del circuito (il rettilineo, la corsia box), sia per gli over 80, ma soprattutto per tutte le fasce di età più giovani che arriveranno nelle settimane a venire.