IL TEAM FEDERAL OIL GRESINI MOTO2 CHIUDE LA TRASFERTA MALESE SENZA RICOMPENSA

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IL TEAM FEDERAL OIL GRESINI MOTO2 CHIUDE LA TRASFERTA MALESE SENZA RICOMPENSA

La tripla trasferta fuori dai confini europei si è conclusa oggi per il Team Federal Oil Gresini Moto2 con il Gran Premio della Malesia: in una gara corsa in condizioni molto difficili, con temperature elevatissime, Xavier Siméon non è andato oltre la diciannovesima posizione complici anche alcuni problemi fisici che non gli hanno consentito di guidare al meglio la sua Suter.

Il venticinquenne pilota belga, che ha occupato la tredicesima posizione nelle battute iniziali, ha accusato infatti un calo di forze e di concentrazione dopo soli 8 giri, scivolando fuori dalla zona punti, senza quindi la possibilità di dare seguito ai due buoni risultati ottenuti in Giappone e in Australia.

Lorenzo Baldassarri, Team Gresini Moto2, ha chiuso il Gran Premio al 17° posto: l’esordiente marchigiano è giunto molto provato al traguardo, ma ha comunque lottato fino alla fine per provare a entrare nella zona punti.

 


 

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XAVIER SIMEON (15°)

“Oggi posso soltanto chiedere scusa a tutta la squadra, perché il mio fisico non è stato all’altezza. Ero già debilitato in Australia e ho fatto di tutto per arrivare in forma a questo appuntamento, nel quale avremmo incontrato condizioni molto difficili, ma purtroppo non stavo bene, probabilmente anche febbricitante. Nella prima parte di gara mi sentivo bene, ma dopo 8 giri ho iniziato a perdere le forze e non riuscivo più a mantenere la concentrazione. Non ero in grado di guidare, ma ho comunque continuato fino alla fine, anche se sapevo di non poter ottenere un granché”.

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LORENZO BALDASSARRI (17°)
“È stata una gara molto dura, al via c’è stata tanta confusione e mi sono toccato più volte con altri piloti, andando anche largo alla curva 2. In seguito ho provato a rimanere attaccato al gruppo di piloti davanti a me, ma poi sono calato fisicamente: avvertivo di non essere più tanto lucido, ma ho comunque spinto fino alla fine. La moto scivolava molto sin dall’inizio, appena agivo sull’acceleratore allargavo la traiettoria; in più, perdevo tanto anche in accelerazione nei rettilinei. Peccato. In ogni caso sono contento perché ho lottato e ho portato a termine la gara”.